Il network Tor non ha bisogno di presentazioni. L’obiettivo è fornire agli utenti, soprattutto a coloro che si trovano in quei Paesi in cui vige uno stretto regime censorio, la libertà di visitare qualunque sito Web e scambiare informazioni non soltanto in sicurezza ma anche tutelando l’anonimato. Spiegando il funzionamento di Tor Browser, abbiamo visto che la rete Tor utilizza uno schema crittografico “a cipolla” per preservare la privacy e nascondere l’indirizzo IP reale di ciascun utente. Tails, invece, è un “sistema operativo portatile” progettato per offrire una linea di difesa contro sorveglianza e censura.
Acronimo di The Amnesic Incognito Live System, Tails si avvia da una chiavetta USB, indipendentemente dal fattore di forma e dal sistema operativo installato sul dispositivo. Funzionando in modalità “live”, quindi senza la necessità di procedere con un’installazione classica, Tails non lascia tracce sul computer utilizzato.
Per impostazione predefinita, inoltre, Tails è configurato per instradare tutto il traffico internet attraverso la rete Tor: non soltanto, quindi, i pacchetti dati gestiti dal browser Web ma qualunque altra tipologia di comunicazione.
Perché Tor e Tails uniscono le forze
Tor Project, organizzazione senza scopo di lucro che si occupa di promuovere e aggiornare la rete Tor, ha annunciato la fusione del progetto con il sistema operativo Tails.
L’integrazione di Tails nella struttura operativa di Tor permette una collaborazione più stretta, maggiore sostenibilità, riduzione dei costi amministrativi e un’espansione dei programmi di formazione e sensibilizzazione contro le minacce digitali. La sinergia rafforzerà le abilità di entrambe le organizzazioni nel proteggere gli utenti dalla censura e dai tentativi di sorveglianza posti in essere da un numero crescente di soggetti.
L’idea dell'”unione” dei due progetti è partita dagli amministratori di Tails, nel 2023. Invece di affrontare un’espansione autonoma che avrebbe aggiunto pressione al team, la fusione con Tor, già dotato di una struttura consolidata, è apparsa come una soluzione naturale. Ora, il team di Tails può concentrarsi sulla sua missione principale: migliorare il sistema operativo, esplorare nuovi casi d’uso e beneficiare della struttura organizzativa più ampia assicurata dal Tor Project.
La fusione è il risultato di una lunga storia di collaborazione tra le due entità. Già nel 2015, sviluppatori di Tor e Tails lavoravano insieme, e più recentemente Tails ha ricevuto sovvenzioni dirette da Tor. Dopo 15 anni di attività indipendente, Tails ha trovato nel Tor Project il partner ideale per proseguire la sua evoluzione.
Tails protegge l’intero sistema operativo
Come accennato in precedenza, mentre Tor Browser anonimizza le attività svolte sul Web, Tails protegge l’intero sistema operativo, offrendo una protezione complementare e fondamentale per coloro che lavorano in ambienti ad alto rischio.
Tails fornisce un set di applicazioni preconfigurate per la sicurezza: accanto a Tor Browser, ci sono ad esempio il client di posta sicuro Thunderbird con TorBirdy, gli strumenti per il trasferimento sicuro dei file e le soluzioni per la messaggistica anonima.
Come risultato della fusione, Tor Project può offrire una soluzione completa, sia a livello di rete che di sistema, contro gli attacchi di rete. Tails ne guadagnerà in visibilità, potendo raggiungere una platea di utenti più ampia proprio grazie alla rete del Tor Project.