Acronimo di The Onion Router, Tor Browser è un browser Web progettato per garantire un’esperienza di navigazione online anonima e sicura. Si legga bene: “anonima” e non soltanto rispettosa della privacy. Il sistema di comunicazione su cui si basa Tor Browser, infatti, reindirizza il traffico Internet attraverso una serie di server distribuiti in tutto il mondo. Utilizza uno schema “a cipolla” (da qui il nome “onion“) all’interno del quale ogni router attraversato aggiunge un ulteriore livello di cifratura.
In un altro articolo abbiamo visto cos’è Tor Browser e come funziona: mentre la navigazione in incognito offerta da tutti i browser Web si limita ad evitare la memorizzazione in locale delle risorse visitate sul Web, Tor Browser fa sì che i server di destinazione non conoscano mai né l’indirizzo IP pubblico reale di ciascun utente né i dati relativi al suo sistema. Il programma di navigazione, distribuito come software open source, permette di raggiungere qualunque pagina sul Web pubblico oppure di limitarsi ai siti onion, senza quindi mai uscire dalla rete Tor.
Le novità di Tor Browser 13
In un post pubblicato sul blog del progetto, gli sviluppatori annunciano il passaggio all’ultima versione di Firefox ESR (Extended Release Support, release 115). Tor Browser, infatti, poggia a sua volta sulla versione più aggiornata del browser Mozilla con supporto a lungo termine.
Il nuovo Tor Browser 13, oltre a qualche modifica prettamente “cosmetica” (icone del programma, stile dei link,…), offre una home page rinnovata che contiene la casella di ricerca del motore DuckDuckGo. La pagina compare ogni volta che si apre Tor Browser e può essere fatta apparire ogni volta che si apre una nuova scheda, anche premendo la combinazione di tasti CTRL+T
.
Per modificare questa preferenza, basta digitare about:preferences#home nella barra degli indirizzi di Tor Browser quindi scegliere Home di Tor Browser anche in corrispondenza del menu a tendina Nuove schede.
L’opzione Onionizza, disponibile nella casella di ricerca, consente di interrogare il motore di ricerca DuckDuckGo utilizzando esclusivamente la rete Tor (dominio .onion
).
Le finestre di Tor Browser diventano più grandi: ecco perché
In un altro articolo abbiamo parlato della tecnica del fingerprinting: si tratta delle possibilità che hanno siti e applicazioni Web per tracciare gli utenti, anche da una sessione di lavoro all’altra, senza utilizzare i cookie. Per assegnare un identificativo univoco al browser di ogni singolo utente, è utilizzato un ampio ventaglio di parametri, tra cui le informazioni sul dispositivo client in uso.
Il letterboxing è una tecnica che in Tor Browser aiuta a proteggere la privacy degli utenti gestendo correttamente le dimensioni della finestra. Nell’ambito del processo mediante il quale un sito Web o un servizio online può identificare un utente in base alle caratteristiche uniche del suo dispositivo o del suo ambiente di navigazione, anche la dimensione delle finestre costituisce infatti un fattore importante.
Il concetto alla base del letterboxing, è quello di raggruppare un numero così ampio di utenti facendo in modo che tutti utilizzino la stessa dimensione della finestra del browser Web. In questo modo non risulta possibile individuare univocamente utenti che si servono di una specifica configurazione.
Il nuovo Tor Browser 13 amplia il concetto di letterboxing supportando al meglio le applicazioni Web moderne, progettate per sfruttare schermi di grandi dimensioni. In passato, Tor Browser non permetteva l’utilizzo di finestre più larghe di 1.000 pixel. Adesso il limite viene rimosso passando a 1.400 x 900 pixel.
Grazie al letterboxing le aree della pagina Web in corso di visualizzazione vengono aumentate all’occorrenza in modo da arrivare a una delle combinazioni predefinite larghezza-altezza. Anche con una finestra di Tor Browser di dimensioni più ampie, la privacy dell’utente è quindi ugualmente protetta.