TIM sta lavorando per migliorare anche la velocità di upload su rete 4G Plus. La società ha infatti comunicato di aver effettuato un primo test a Palermo riuscendo a raggiungere i 75 Mbps in upstream.
I tecnici di TIM hanno utilizzato la tecnologia Dual Carrier Aggregation Uplink ed hanno ottenuto l’importante risultato adoperando le base station pubbliche, ossia le stazioni radio base che vengono quotidianamente usate dai normali utenti privati e business.
Quello appena condotto a termine è insomma un “test sul campo” che segue la fase delle prove di laboratorio, effettuate grazie alla collaborazione di Huawei.
Qualcomm ha messo a disposizione terminali mobili dotati di SoC Snapdragon 820 con supporto X12 LTE mentre Huawei ha fornito a TIM apparati e componenti di rete mobile.
La Three Carrier Aggregation, ovvero l’utilizzo simultaneo di tre bande di frequenza, ha già permesso di migliorare significativamente le prestazioni in downstream (vedere TIM: evoluzione del 4G Plus in cinque città italiane). TIM, quindi, sta adesso aumentando le performance in upload garantendo che i 75 Mbps potranno presto essere raggiunti a livello nazionale nelle aree di copertura 4G Plus.
Si partirà con le città più grandi, nella seconda metà del 2016. Gli utenti, però, per fruire delle migliori prestazioni velocistiche, dovranno utilizzare dispositivi mobili compatibili.
Il modem X12 LTE integrato nei chip Snapdragon 820 di Qualcomm, ad esempio, consente di arrivare a 600 Mbps e 150 Mbps di picco, rispettivamente, in downstream e in upstream (ne abbiamo parlato nell’articolo Snapdragon 820 trasferirà dati fino a 600 Mbps via LTE).
La scelta di terminali basati sul SoC Snapdragon 820 consentirà di beneficiare delle migliori prestazioni durante il trasferimento dati.