TIM ha rivelato quest’oggi che nelle prossime settimane gli utenti residenti in 700 comuni nei quali insistono aree bianche potranno attivare una connessione in fibra TIM su architettura FTTC (fiber-to-the-cabinet). Il cavo fibra arriva in questo caso fino all’armadio stradale per poi proseguire con il tradizionale doppino in rame fino al modem router dell’abbonato.
Grazie al profilo 35b, gli utenti potranno tuttavia attivare connessioni fino a 200 Mbps: Cos’è il profilo 35b per la fibra ottica FTTC e come funziona.
In questa nota ufficiale, TIM fa presente – in accordo con l’Autorità di settore – di aver accelarto il piano di copertura Ultrabroadband “per raggiungere ancora più famiglie e imprese con la fibra e l’Internet veloce ed estendere a tutti gli Italiani la possibilità di lavorare, navigare ad alta velocità e usufruire di servizi di TV e intrattenimento. In particolare nei prossimi giorni sarà estesa la copertura in tecnologia FTTCab, con Internet fino a 200 Mega, nei seguenti comuni” e condivide la lista dei comuni italiani all’interno dei quali sussistono aree bianche raggiunte a breve da FTTC fino a 200 Mbps.
Ricordiamo, a questo proposito, che l’Antitrust aveva a suo tempo bloccato gli interventi di TIM sulle aree bianche del Paese (battezzati nel loro complesso “progetto Cassiopea) ritenendoli lesivi della concorrenza e, soprattutto, capaci di compromettere la realizzazione dell'”infrastruttura di Stato” per opera di Open Fiber: Fibra ottica nelle aree bianche: cantieri Open Fiber aperti in circa 1.200 comuni d’Italia.
Al punto 505 della relazione conclusiva, l’Antitrust aveva parlato infatti di “condotte finalizzate a compromettere lo svolgimento degli investimenti pubblici nelle aree bianche” e proprio nei giorni scorsi è arrivata la sanzione, sempre da parte di AGCM: AGCM: TIM ha ostacolato Open Fiber. Multa da 116 milioni di euro.
Archiviata la sanzione, avverso la quale TIM ha comunque anticipato di volersi opporre in ricorso, sembra che le cose stiano già cambiando.
L’amministratore delegato dell’azienda, Luigi Gubitosi, ha infatti rivelato che TIM ha chiesto ad AGCOM e Ministero il “via libera” per aggiornare a FTTC ben 5.000 armadi stradali cabinet e, di conseguenza, per avviare la commercializzazione dei suoi servizi di connettività a banda ultralarga fino a 200 Mbps anche nelle aree del Paese dove in passato non erano stati fatti investimenti.
“Non abbiamo alcuna intenzione di essere nuovamente multati“, ha chiarito Gubitosi aggiungendo: “abbiamo chiesto l’autorizzazione ad aprire i cabinet, lo faremo una volta autorizzati e saremmo sorpresi se si negasse ancora una volta a queste persone che vivono nelle aree bianche di collegarsi“.
La notizia di oggi circa la copertura delle aree bianche di 700 comuni italiani fa riferimento proprio all’avvenuto ottenimento dell’autorizzazione, probabilmente giunta in tempi brevissimi anche per via della necessità impellente di aumentare la copertura anche in forza dell’attuale emergenza Coronavirus.
Analizzando il foglio elettronico Excel a disposizione dei soli operatori sul sito Wholesale di TIM (“Aree armadio attive e pianificate per l’accesso FTTCab ai servizi Bitstream NGA e VULA“), si scopre che con l’aggiornamento pubblicato il 23 marzo 2020 sono stati aggiunti oltre 3.700 armadi stradali che saranno coperti in FTTC offrendo ai clienti finali fino a 100 o 200 Mbps.
Alcuni di essi, quelli indicati come “attivi”, sono proprio i cabinet sparsi nel territorio comunale delle aree bianche citate nel comunicato TIM odierno; gli altri sono indicati come in fase di copertura entro fine aprile 2020.
Per approfondire, suggeriamo di usare gli strumenti presentati nell’articolo Verifica copertura fibra: gli strumenti da usare.