Come avevamo preannunciato qualche giorno fa (TIM e Vodafone a breve condivideranno le rispettive torri per fornire la connettività 5G), TIM e Vodafone hanno raggiunto un accordo per la condivisione delle rispettive reti mobili.
L’intesa, come fatto presente durante una conferenza stampa, si riferisce non soltanto alla condivisione della componente attiva della rete 5G ma anche a quella degli apparati attivi della rete 4G e all’ampliamento dell’attuale accordo di condivisione delle infrastrutture di rete passive.
Le due società coopereranno per adeguare le rispettive reti di trasmissione in fibra per il backhauling mobile. L’obiettivo primario è quello di guardare a un’efficiente implementazione delle reti 5G in Italia con una copertura geografica più ampia, una sensibile riduzione dei costi e nuove opportunità di business e di crescita per entrambi gli operatori di telecomunicazioni.
“Questa operazione consentirà di ridurre sensibilmente il gap di sviluppo tecnologico tra i grandi centri urbani e le aree rurali del Paese e permetterà di accelerare lo sviluppo di soluzioni innovative per le imprese“, si legge in una nota diramata dalle due società.
TIM e Vodafone si sono accordate per integrare le rispettive infrastrutture passive di rete in INWIT, fino ad oggi società del Gruppo Telecom Italia, dando vita alla più grande “Towerco” italiana e la seconda in Europa con oltre 22.000 torri gestite.
INWIT sarà controllata congiuntamente da TIM e Vodafone con una partecipazione paritetica nel capitale pari al 37,5% ciascuna, con la possibilità di ridurla nel tempo fino al 25%.
Vodafone utilizzerà i proventi generati dalla transazione per ridurre il debito; così come TIM che prevede di ridurre il suo debito, nel corso del tempo, per una somma pari a oltre 1,4 miliardi di euro.
Come si è appreso durante la presentazione svoltasi quest’oggi a Roma, INWIT ambisce ad essere il punto di riferimento di siti, backhauling e small cells, a conferma che in ambito 5G intendono stabilire una presenza capillare sul territorio anche in ottica “piccole celle”: 5G, cos’è, come funziona e quando i terminali saranno compatibili.
Entrambe le società manterranno una gestione separata della propria dotazione di frequenze e il controllo della qualità e funzionalità delle reti. In questo modo TIM e Vodafone potranno contare sulla flessibilità necessaria per innovare e competere sul mercato.
L’intera operazione è comunque soggetta all’approvazione in assemblea da parte degli azionisti di minoranza di INWIT, società sulla quale TIM e Vodafone non eserciteranno alcuna direzione e coordinamento mantenendone esclusivamente il controllo congiunto.