Tim Cook conferma: funzionalità IA Apple entro la fine dell'anno

Appassionati Apple e addetti ai lavori si stanno facendo da tempo una domanda: quando e come l’azienda creata da Steve Jobs proporrà una soluzione nell’ambito dell’Intelligenza Artificiale?

A quanto pare, per avere una risposta concreta a tale quesito, servirà ancora qualche mese.  Giovedì pomeriggio, durante una conferenza, il CEO Tim Cook ha dichiarato ufficialmente che la società sta lavorando su funzionalità software di IA generativa. Questo progetto dovrebbe concretizzarsi con prodotti accessibili agli utenti “Entro la fine dell’anno” stando allo stesso Cook.

Tutto ciò conferma le recenti voci per cui l’arrivo di iOS 18 avrebbe segnato finalmente l’introduzione di questa tecnologia nell’ecosistema Apple. Il CEO ha voluto mantenersi vago su cosa sarà effettivamente presentato all’utenza, assicurando che in futuro l’azienda continuerà ad investire tempo e denaro nell’IA.

Gli analisti presenti alla conferenza hanno cercato di far sbottonare Cook, che però è stato chiaro “Il nostro modus operandi, se vuoi, è sempre stato quello di lavorare e poi parlare di lavoro, e non di uscire allo scoperto. E quindi terremo fede anche a questo. Ma abbiamo alcune cose di cui siamo incredibilmente entusiasti, di cui parleremo più avanti quest’anno“.

Ecosistema Apple e IA: sta finalmente arrivando il grande momento

Prima di concludere l’intervento, poi, lo stesso Cook ha aggiunto “Vorrei solo dire che penso che ci sia un’enorme opportunità per Apple con l’Intelligenza Artificiale e l’IA generativa, senza entrare in molti ulteriori dettagli o andare troppo avanti“.

Tra gli utenti, come logico, cresce l’entusiasmo. D’altro canto le funzionalità che interessano l’IA hanno potenzialmente applicazione in svariati campi, andando dal fotoritocco avanzato fino all’elaborazione di testi.

Molto probabilmente Apple non si limiterà a “copiare” qualcosa di già disponibile, proponendo soluzioni avanzate per i propri affezionati clienti. Se tutto ciò può essere interessante nel contesto iOS, va poi tenuto conto che anche iPadOS e macOS potranno probabilmente giovare di queste introduzioni