TIM ha presentato quest’oggi a Roma un nuovo marchio aziendale. Dopo la decisione di presentare tutti i servizi e prodotti per il fisso ed il mobile, sia al mondo consumer che a quello delle imprese, con il marchio TIM, la società guidata da Marco Patuano in qualità di amministratore delegato e Giuseppe Recchi in veste di presidente si presenta adesso con un logo rinnovato.
“Abbiamo deciso da tempo di far convergere tutte le offerte commerciali dei nostri segmenti di mercato verso TIM, costruendo una brand experience capace di unire la solidità e la grandezza di Telecom Italia alla personalità innovativa di TIM“, ha commentato Patuano. “Un’operazione di sintesi che riflette un fenomeno concreto: la convergenza fisso-mobile abilitata da Internet, dai nuovi device, dalla tecnologia e dalle piattaforme digitali“.
Nel triennio 2015-2017, TIM ha in programma un investimento pari a 10 miliardi di euro di cui 5 esclusivamente dedicati alle tecnologie innovative digitali fisse e mobili e alla realizzazione di datacenter e infrastrutture cloud.
L’obiettivo, entro il 2017, è quello di portare la connettività in fibra ottica al 75% della popolazione e la copertura 4G/LTE al 95% della popolazione.
Allo stato attuale, la copertura in fibra e 4G/LTE di TIM raggiunge, rispettivamente, il 41% ed oltre l’87% della popolazione italiana.
Nel logo di TIM, però, c’è – sempre secondo i vertici dell’azienda – la volontà di cambiare e di evolvere: l’azienda non vuole essere un mero “fornitore di accesso” ma diventare una realtà leader nel settore ICT, capace di aiutare le imprese ed i professionisti a crescere e a fare business.
La sede di TIM sarà presto trasferita in due palazzi nel quartiere di Roma EUR. Le torri, precedentemente di proprietà del Ministero delle Finanze, sono state costruite negli anni ’50 ma saranno oggetto di una ristrutturazione che coinvolgerà un team di architetti “under 40”.
TIM ha infatti indetto un bando, che è stato poi vinto dallo studio milanese UNO-A, per rivedere gli edifici secondo principi di sostenibilità ambientale e di efficienza energetica.
Infine, uno dei testimonial di TIM, oltre ad alcuni nomi italiani ed a qualche volto “abituale”, sarà niente meno che Sir Tim Berners-Lee, il “padre” del World Wide Web. Si tratta di una figura di enorme caratura perché Berners-Lee, negli anni, ha continuato a guidare l’innovazione ed è sempre quel visionario (nel senso statunitense del termine) che ha sempre anticipato il futuro delle tecnologie per la Rete.
A proposito del logo registriamo anche il commento di Matteo Flora che rileva come la composizione grafica concepita da TIM sia un trigramma. La “T” rossa stilizzata con tre linee orizzontali (due delle quali si interrompono), tra l’altro, sarebbe chiamata Kèn o Kenn nel primo dei testi classici cinesi (Libro dei Mutamenti). Il trigramma può avere diversi significati ma Flora si chiede come sia possibile tutelare legalmente “un marchio usato da migliaia di altri prodotti e presente sul “mercato” da un paio di millenni“.