Tim Berners-Lee, il padre del World Wide Web ha espressamente evitato, fin dall’inizio, di proteggere la sua invenzione attraverso la registrazione di brevetti. Non era alla ricerca di guadagni con il Web e la sua idea era quella di dare impulso allo sviluppo di una piattaforma aperta sotto il pieno controllo di ogni singolo utente.
Il Web nacque il 12 marzo 1989 presso i laboratori del CERN di Ginevra quando Berners-Lee pubblicò il progetto definitivo del suo innovativo sistema basato su ipertesti e avviò il primo server Web della storia.
Dicevamo che l’informatico britannico, insignito del titolo di cavaliere dalla regina, non ha mai minimamente cercato di ottenere un vantaggio economico dalla sua rivoluzionaria invenzione. E non lo farà neppure adesso che la nota casa d’aste Sotheby’s permetterà di acquistare il codice del primo server web sviluppato da Berners-Lee oltre a tutta la documentazione redatta all’epoca dal ricercatore.
Quanto raccolto dalla vendita verrà infatti utilizzato da Berners-Lee e dalla moglie per sostenere una serie di iniziative benefiche.
L’aspetto più interessante è che Berners-Lee ha scelto di creare un Non-fungible token (NFT) per rendere unico il suo lavoro. Chi acquisterà il codice e il materiale accessorio messo all’asta da Sotheby’s si assicurerà un pezzo di storia che non perderà valore nel corso del tempo, anzi.
In un altro articolo abbiamo visto cosa sono e come funzionano i Non-fungible token e come coloro che producono contenuti unici in digitale se ne stiano servendo per autenticare e rendere uniche le loro creazioni.
Il codice della proposta di World Wide Web sarà messo all’asta dal prossimo 23 giugno con l’operazione di vendita che si concluderà a fine mese. Il prezzo di partenza è stato fissato a 1.000 dollari ma è quasi scontato che l’acquirente possa arrivare a sborsare milioni di dollari.
Perché il codice può essere certamente copiato ma un’unica persona al mondo diverrà proprietaria dell’idea di World Wide Web trasformando l’esborso in asta in un investimento, proprio come nel caso di una preziosa opera d’arte.