Tim Berners-Lee, uno dei “padri” del World Wide Web, di fronte ad una platea composta da rappresentanti di provider Internet che forniscono accesso wireless e da molti sviluppatori, ha fatto presente che l'”Internet mobile” deve essere altrettanto aperta come l’Internet “wired”. L’evento “Mobile Internet World” è stato, per Berners-Lee, l’occasione per invitare tutti a sedersi ad un tavolo e contribuire alla nascita ed allo sviluppo di standard aperti per il mondo mobile anziché puntare su soluzioni proprietarie. L’informatico inglese ha voluto spingere molto anche sul concetto di “universalità” del web che va esteso anche alla sua declinazione “mobile”.
L’uso di standard aperti, inoltre, sempre secondo Berners-Lee, permetterebbe di avere anche notevoli ritorni economici: “la fetta di mercato suddivisibile tra i vari vendor sarà enormemente più ampia”, ha osservato.
Non venendo meno alla proverbiale diplomazia che contraddistingue i suoi discorsi, Tim Berners-Lee ha evitato di menzionare esplicitamente i nomi di aziende che, secondo lui, stanno sviluppando soluzioni proprietarie. Purtuttavia, ha comunque criticato la filosofia seguita da molti operatori statunitensi che obbligano i propri clienti ad utilizzare solo ed esclusivamente una ristretta cerchia di servizi. Senza far nomi, poi, Berners-Lee ha dichiarato di non apprezzare la filosofia di Apple che mette molteplici paletti agli utenti.
Sempre secondo Berners-Lee l’Internet “mobile” renderà ancora più diffuso l’utilizzo della Rete. Se i vari vendor abbracceranno soluzioni proprietarie rigettando gli standard, però, la crescita attesa potrebbe rallentarsi di 5-10 anni.
Tim Berners-Lee: l'Internet mobile deve seguire standard aperti
Tim Berners-Lee, uno dei "padri" del World Wide Web, di fronte ad una platea composta da rappresentanti di provider Internet che forniscono accesso wireless e da molti sviluppatori, ha fatto presente che l'"Internet mobile" deve essere altrettanto a...