Era il 12 marzo 1989 quando Tim Berners-Lee, l’informatico britannico “padre” del World Wide Web, propose un progetto globale basato sull’utilizzo di ipertesti e collegamenti ipertestuali per poi realizzare le prime comunicazioni client/server basate sul protocollo HTTP nel successivo mese di novembre.
Nel 25esimo anniversario del Web, Berners-Lee è voluto tornare su un tema a lui molto caro: è indispensabile che “i cittadini della Rete” uniscano le forze per sollecitare l’approvazione, su scala planetaria, di una “Magna Carta” che garantisca a tutti un Web libero ed aperto.
Un accordo, universalmente condiviso, sui diritti fondamentali che spettano agli utenti della Rete.
“Il Web ha generato migliaia di miliardi di dollari, in termini economici, facilitato la didattica e l’assistenza sanitaria, ha permesso la nascita di movimenti che hanno come obiettivo quello di attivare processi democratici, in tutto il mondo“, ha scritto Berners-Lee in una nota ospitata da Google sul suo blog.
Importanti traguardi, come quelli citati da Berners-Lee, sono stati raggiunti per le caratteristiche che contraddistinguono il Web. Sprovvisto di una struttura gerarchica e, di contro, basato su un’impostazione aperta e decentralizzata, il Web permette di interagire con qualunque tipo d’informazione, indipendentemente dal dispositivo utilizzato, dalla piattaforma software e dalla propria lingua. “Ogni genere d’informazione può essere linkata e non è necessario richiedere il permesso per farlo“, aggiunge l’esperto, laureato in fisica, nominato nel 2004 “Cavaliere Comandante dell’Ordine dell’Impero Britannico” dalla regina d’Inghilterra.
A questo punto, spiega Berners-Lee, è importante che tutti facciano la loro parte affinché il Web possa restare sempre un luogo aperto, non soggetto a censure, basato su standard universalmente condivisi, con regole uguali per ciascun utente e senza discriminazioni (“neutralità della rete”; Neutralità della rete a rischio: velocità per chi paga di più). Per questo motivo, l’informatico inglese invita a festeggiare i 25 anni del Web su webat25.org, sito web che sarà utilizzato anche per promuovere tutta una serie di iniziative correlate.