TikTok vietato sui dispositivi dell'amministrazione di New York

La città di New York si schiera contro TikTok: il social non può essere utilizzato sui dispositivi dei dipendenti dell'amministrazione.
TikTok vietato sui dispositivi dell'amministrazione di New York

Sarà anche uno dei social network più utilizzati a livello globale (forse anche più di Instagram, che pare abbia perso il suo appeal), ma TikTok proprio non riesce a convincere gli enti governativi statunitensi. La piattaforma è considerata infatti una minaccia alla sicurezza e ne è stato vietato l’utilizzo su tutti i dispositivi dei dipendenti dell’amministrazione della città di New York.

TikTok è una minaccia: la decisione del sindaco della Grande Mela

Lo stato di New York ne ha vietato l’utilizzo sui dispositivi governativi già nel 2020 (aggiungendosi agli altri 30), la decisione di Eric Adams, sindaco di New York, è arrivata invece solo in queste ore. La motivazione è quella più facilmente ipotizzabile: il social network di proprietà cinese rappresenta una seria minaccia alla cybersicurezza.

Considerata la nuova direttiva, i dipendenti dell’amministrazione non possono più scaricare TikTok sui dispositivi forniti dalla città (smartphone, computer, tablet) e non possono nemmeno tentare di aggirare l’ostacolo utilizzando la versione web della piattaforma che spopola in tutto il mondo.

Raggiunto da The Verge, un portavoce del municipio di New York ha dichiarato che il “NYC Cyber Command esplora e promuove regolarmente misure proattive per proteggere i dati dei newyorkesi“. Ha inoltre aggiunto che, per quanto i social network abbiano lati positivi (la possibilità di restare in contatto con le persone anche quando si è a distanza), “è necessario sempre assicurarsi che queste piattaforme vengano utilizzate in modo sicuro“.

TikTok logo

Il ban di TikTok non stupisce più di tanto, poiché spesso i funzionari statunitensi hanno espresso il proprio timore circa la raccolta non autorizzata dei dati dei cittadini americani. Questi – si dice – verrebbero poi condivisi con l’azienda madre e il governo cinese. A tal proposito, nulla è stato confermato in via ufficiale, anzi nel corso degli anni sono arrivate anche timide smentite, ma per gli oltre 30 stati degli USA non sono bastate.

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