Si vociferava da giorni della votazione che avrebbe messo in dubbio il futuro di TikTok. La celebre applicazione social si ritrova attualmente in una situazione estremamente scomoda anche se già nel passato si era parlato di un vero e proprio ultimatum.
A darlo nel 2020, in estate, fu proprio Donald Trump, allora presidente, che impose a ByteDance, la società cinese che è proprietaria di TikTok negli USA, di vendere il gruppo in 45 giorni. Fu un tribunale a bloccare tutto con la vicenda che si concluse con un nulla di fatto. Trump perse infatti le elezioni e la questione finì nel dimenticatoio.
Oggi, dopo ben quattro anni, si torna a parlare di TikTok: la Camera ha votato approvando una legge che potrebbe cambiare tutto.
TikTok potrebbe essere bandita negli USA: i dati di 170 milioni di utenti sono a rischio
Con ben 352 voti a favore e 62 contrari, la maggioranza è stata schiacciante: ByteDance, qualora la legge approvata dovesse passare anche in Senato, sarà obbligata a vendere. Questa volta non ci sarà scampo per l’azienda, che in ogni modo dovrà cedere le sue azioni entro sei mesi a una proprietà diversa da quella cinese.
In caso contrario, l’applicazione di TikTok non potrà più essere scaricata dall’App Store e dal Google Play Store. Siccome il gruppo cinese costretto a vendere è controllato direttamente da Pechino, gli Stati Uniti hanno fatto scattare il campanello d’allarme per i dati di ben 170 milioni di iscritti.
Il gruppo cinese è infatti obbligato a rendere disponibili tutti i dati raccolti in territorio statunitense. È proprio in questo modo che si riapre dunque la guerra fredda che ormai da anni vede protagoniste le due fazioni, ovvero Washington e Pechino. In molti ricorderanno quanto accaduto a Huawei, che con il ban imposto proprio da Donald Trump ha perso ogni quota di mercato al di fuori della Cina per quanto riguarda i suoi smartphone.