In ambito tech (nel senso più generale del termine), l’argomento più chiacchierato del momento è senza dubbio quello dell’intelligenza artificiale. Bing, ChatGPT e via dicendo sono sulla bocca di tutti e se ne parla anche in quelle aziende che fanno dei social network il loro punto di forza. È il caso di TikTok, che ha annunciato con una serie di tweet di aver dato inizio alla fase di test di Tako, il suo chatbot.
Anche TikTok sposa l’intelligenza artificiale: a cosa serve Tako
Attualmente in prova in mercati selezionati, il chatbot Tako appare nella parte destra dell’interfaccia di TikTok, sopra all’icona del profilo utente e agli altri pulsanti per interagire con il contenuti che si sta visualizzando in quel momento (Mi Piace, commenti e così via). Quando chiamato in causa, Tako può rispondere alle domande degli utenti relative al video in riproduzione e consigliarne di simili.
L’annuncio ufficiale c’è stato poche ore fa su Twitter, ma le prime tracce di Tako sono state scovate ancora prima. È stato infatti messo alla prova dalla società Watchful.ai, e la cosa non è passata inosservata.
Raggiunto da TechCrunch, un portavoce di TikTok ha dichiarato:
Essere in prima linea nell’innovazione è fondamentale per costruire l’esperienza di TikTok, ed esploriamo sempre nuove tecnologie che possano aggiungere valore alla nostra community. In mercati selezionati, stiamo testando nuovi modi per potenziare la ricerca e la scoperta su TikTok e non vediamo l’ora di imparare dalla nostra community mentre continuiamo a creare un luogo sicuro che intrattenga, ispiri la creatività e promuova la cultura.
Tako, per stessa ammissione di TikTok, è ancora considerato un chatbot “sperimentale” e il suo feedback “potrebbe non essere vero o accurato”, che poi è un disclaimer applicato a tutti i moderni chatbot, come il già citato ChatGPT di OpenAI e anche Bard di Google.
La privacy è a rischio?
Altro dettaglio importante è che le conversazioni tra gli utenti e Tako vengono esaminate per “migliorare l’esperienza” dei iscritti al social. Non che stupisca come notizia, perché è un compromesso a cui bisogna scendere quando si decide di utilizzare chatbot basati sull’intelligenza artificiale. Le aziende devono accedere alle conversazioni per migliorare i loro bot.
La privacy è dunque a rischio? In realtà, TikTok consente di eliminare le singole conversazioni. Ma vengono cancellate davvero? Bella domanda. E quali altri dati sono a rischio? Altra lecita domanda. Dubbi sulla sicurezza sono emersi fin da subito, e non a caso alcune aziende hanno vietato ai loro dipendenti di utilizzare ChatGPT o Copilot per evitare fughe di notizie. Come Apple, Bank of America, Goldman Sachs, Samsung, JPMorgan e Verizon.