Thrive: nuova iniziativa di Meta, TikTok e Snapchat contro contenuti pericolosi

Con Thrive i social network contrastano contenuti ritenuti pericolosi: ecco come funzionerà questa collaborazione tra i colossi del settore.
Thrive: nuova iniziativa di Meta, TikTok e Snapchat contro contenuti pericolosi

Alcune delle più grandi piattaforme social al mondo come Meta, Snapchat e TikTok si sono riunite per contrastare gli effetti dannosi di alcuni contenuti proposti dai propri servizi.

Nello specifico, l’iniziativa ha coinvolto anche la Mental Health Coalition, con la creazione di un progetto battezzato Thrive. Lo stesso, dovrebbe risultare utile per una gestione unificata dei contenuti considerati pericolosi e che possono riguardare autolesionismo e suicidio. Come chiarito in una nota di Meta, la collaborazione con la Mental Health Coalition è una sinergia preziosa, in quanto permette di effettuare indagini incrociate, limitando i potenziali rischi.

Secondo quanto emerso, quando una delle suddette società individua contenuti dannosi, condivide gli hash (codici anonimi relativi al contenuto in esame) con le altre aziende, che a loro volta effettueranno controlli nei propri database.

Con Thrive i colossi dei social network tentano di contrastare contenuti che riguardano autolesionismo e suicidio

Thrive potrebbe costituire un passo fondamentale per permettere di evitare alcuni contesti spiacevoli sui social network. Tutto ciò, potrebbe essere applicato anche ad altri contesti: dalle truffe online fino ai contenuti non adatti agli utenti più giovani.

Allo stato attuale, chi diffonde post, immagini o filmati che non rispettano le regole delle piattaforme, riescono comunque ad aggirare le regole, forte dell’enorme mole di materiale che viene pubblicato ogni giorno sui social più in voga. Nei casi migliori, tali contenuti vengono rimossi dai social comunque, sebbene con un considerevole ritardo.

Progetti come Thrive, ed eventuali futuri simili, potranno inoltre contare su un nuovo e inaspettato alleato, ovvero l’Intelligenza Artificiale. Sebbene questo strumento non risolva del tutto il problema, può di certo essere di supporto durante la ricerca e a classificazione di materiale pericoloso. Sempre rispetto l’IA, di recente sta facendo discutere la decisione di Meta riguardo l’etichettatura dei contenuti che, da qualche giorno, è stata resa meno visibile.

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