Volendo semplificare al massimo, si può dire che Threads è il Twitter di Meta. Sviluppata dallo stesso team dietro Instagram, la nuova piattaforma social consente la condivisione di contenuti testuali, foto e video, e si candida al ruolo di principale rivale del social dei cinguettii che, da qualche mese ormai, se la sta passando davvero male.
Threads può essere scaricato oggi gratuitamente in oltre 100 paesi, Stati Uniti e Regno Uniti compresi. Manca invece all’appello il mercato europeo, almeno per il momento, per una questione di privacy e di normative da rispettare.
In attesa di poterlo provare anche in qui in Italia, è possibile scoprire la nuova app grazie ad una approfondita presentazione di Meta.
Threads sfida Twitter: come funziona la nuova app social di Instagram (Meta)
L’accesso a Threads è istantaneo per tutti coloro (utenti e aziende) che hanno già un account Instagram. Tutte le informazioni vengono automaticamente trasferite, ma c’è la possibilità di poter personalizzare il proprio profilo tramite le impostazioni interne. Una volta effettuato il login, l’utente può scegliere di seguire tutti gli account che già segue su Instagram ma anche trovare nuove persone con cui condividere pensieri e interessi.
Il feed, poi, include post pubblicati dalle persone seguite e contenuti consigliati di autori che potrebbero essere di interesse. I singoli post possono avere una lunghezza massima di 500 caratteri e includere link, foto e video (max 5 minuti).
Ci sono infine tutti gli strumenti per personalizzare la propria esperienza: termini da bloccare, impostazioni sui tag, segnalazioni di profili e così via.
L’inaspettata compatibilità con ActivityPub
Dal comunicato stampa si apprende che Meta punta a rendere Threads compatibile con ActivityPub, il protocollo di social networking istituito dal World Wide Web Consortium (W3C). In questo modo, il social diventerebbe interoperabile con altre applicazioni che supportano l’appena citato protocollo, come Mastodon (altro competitor di Twitter) e WordPress.
Un quadro del genere garantirebbe tipi connessioni che, allo stato attuale, non sono possibili sulla maggior parte delle applicazioni social. L’intenzione di Meta è di collaborare con ActivityPub per consentire agli utenti di trasferire i dati su più servizi compatibili (da Threads a Mastodon, ad esempio). Inoltre, adottando il protocollo, gli utenti che usano app compatibili potranno seguire e interagire con le persone che usano Threads, pur non avendo un account di quest’ultimo.
I vantaggi sono dunque molteplici e puntano innovare la comunicazione tramite i social network. Meta è infatti convinta che questo approccio decentralizzato, simile ai protocolli che regolano la posta elettronica e il web stesso, avrà un ruolo fondamentale nel futuro delle piattaforme online.
Quando sarà disponibile Threads in Italia?
Il social non è scaricabile al momento dagli utenti nello stivale (così come in altri paesi dell’Unione Europea), ma è solo una questione di tempo (giorni, settimane, mesi) prima che il gigante statunitense applichi quelle modifiche necessarie affinché Threads si conformi alle normative sulla privacy previste nell’UE.