Stephen Hawking è uno dei più conosciuti e influenti fisici teorici al mondo, noto soprattutto per i suoi studi sui buchi neri e sull’origine dell’universo. La sua malattia, molto probabilmente legata a una forma lenta di sclerosi laterale amiotrofica, non gli ha impedito di diventare una delle figure più popolari della scienza moderna.
I principali campi di ricerca di Hawking sono la teoria cosmologica e la gravità quantistica: i contribuiti del fisico-matematico sono di valore inestimabile.
Quando si parla dell’universo il concetto di spaziotempo è fondamentale: oltre alla lunghezza, larghezza e profondità, ci si riferisce continuamente al tempo che rappresenta il palcoscenico ove si svolgono i fenomeni fisici: ecco perché gli scienziati parlano di una struttura quadridimensionale per l’universo.
Hawking si è concentrato sullo studio delle cosiddette singolarità gravitazionali ovvero di quei punti dell’universo in cui la curvatura dello spaziotempo tende verso un valore infinito.
Da qui Hawking incentrò i suoi studi proprio su singolarità come i buchi neri caratterizzandone le proprietà (massa, momento angolare e carica elettrica) e proponendo le quattro leggi della termodinamica dei buchi neri.
Successivamente il cosmologo ha descritto la genesi dei buchi neri e il loro comportamento in termini quantistici.
Gli studi di Hawking hanno poi portato all’individuazione di importanti indizi sulla geometria dell’universo, dalla sua nascita fino all’attuale evoluzione.
Attorno al concetto di multiverso ovvero l’ipotesi che postula l’esistenza di universi coesistenti fuori del nostro spaziotempo, spesso denominati “dimensioni parallele”, si è sviluppato il lavoro di Hawking sulla teoria delle stringhe, nel corso degli anni 2000.
Tale teoria, ancora in fase di sviluppo, mira a conciliare la meccanica quantistica con la relatività generale per confluire in quella a cui si fa riferimento con l’appellativo teoria del tutto.
La tesi di dottorato di Hawking è adesso liberamente consultabile
Per rendere omaggio allo scienziato britannico, nell’ambito dell’iniziativa Open Access Week 2017, l’Università di Cambridge ha comunicato di aver ottenuto l’autorizzazione del professor Hawking per la pubblicazione online della sua tesi di dottorato datata 1966.
Dopo tre anni trascorsi a Oxford, infatti, Hawking si iscrisse al corso di cosmologia presso l’Università di Cambridge, grazie anche alla laurea con lode, di prima classe, precedentemente ottenuta e condizione necessaria per essere accettati presso il polo accademico.
L’argomento di maggiore dibattito verteva sull’origine dell’universo e sul Big Bang: Hawking decise di affrontare la problematica trattandola nella sua tesi di laurea (Properties of expanding universes).
Visitando questa pagina chiunque ha la possibilità di sfogliare il prezioso documento che riporta la firma di Hawking.
Il link che vi proponiamo è quello attualmente funzionante perché la pagina di riferimento del repository online di Cambridge è stata letteralmente presa d’assalto ed è ancora adesso pressoché irraggiungibile.
“Rendendo disponibile online la mia tesi di dottorato, spero di poter ispirare le persone di tutto il mondo a guardare verso le stelle e non ai propri piedi, a interrogarsi sul nostro posto nell’universo e a provare a dare un senso ai segreti del cosmo“, ha dichiarato Hawking che continua osservando implicitamente che la vita dell’uomo è breve ma le generazioni future, chi ama lo studio e la ricerca, chi si impegna, può utilizzare tutto il lavoro svolto sino ad oggi dai “predecessori” per arrivare a scoperte ancora più grandi e meravigliose.
Hawking si è ispirato a Isaac Newton, James Clerk Maxwell e Albert Einstein; i futuri fisici, e cosmologi potranno trarre vantaggio e approfondire i suoi lavori grazie anche al libero accesso ai documenti scientifici.