Tempesta solare X9.05: la più potente degli ultimi 7 anni. È pericolosa?

Un brillamento solare di classe X9.05 ha scatenato la tempesta solare più forte degli ultimi sette anni. L'eruzione, causata dal gruppo di macchie solari AR3842, ha generato blackout radio su Europa e Africa e ha innescato tempeste geomagnetiche. I suoi effetti si protrarranno per giorni, con possibili interferenze sui sistemi GPS, danni ai satelliti e aurore visibili a latitudini insolite.

Nelle scorse ore, il 3 ottobre 2024, si è registrato il brillamento solare più potente degli ultimi sette anni, una colossale eruzione di classe X9.05. Si parla di una vera e propria tempesta solare perché la nostra stella emesso un enorme volume di particelle cariche, principalmente protoni ed elettroni, insieme a radiazioni elettromagnetiche. L’evento ha causato blackout radio a onde corte su Africa ed Europa, aree illuminate dal sole al momento dell’eruzione.

L’attività magnetica sulla superficie solare si manifesta sotto forma di esplosioni di massa coronale (CME) che si sviluppano all’interno di finestre temporali calcolate nell’ordine degli 11 anni circa.

Quali sono le conseguenze di un’eruzione solare di classe X sulla Terra

L’eruzione solare verificatasi in questi giorni è originata dal gruppo di macchie solari AR3842, lo stesso che il 1° ottobre ha generato un potente brillamento solare di classe X7.1 e una CME diretta verso la Terra.

I brillamenti solari di classe X sono i più potenti e sono classificati in base alla loro intensità da 1 a 10 e oltre. La CME, trasportando particelle cariche elettricamente chiamate ioni, può interagire con la magnetosfera terrestre innescando tempeste geomagnetiche. Queste tempeste possono causare aurore boreali nell’emisfero settentrionale e aurore australi nell’emisfero meridionale. Gli effetti sono già visibili ma si rileveranno ancora per giorni, almeno fino al 6 ottobre prossimo.

Gli effetti più tangibili della tempesta solare

  • Blackout radio: Le eruzioni di classe X possono causare blackout radio a onde corte su ampie aree della Terra esposte alla luce solare al momento dell’eruzione. Questo perché la radiazione solare ionizza l’atmosfera superiore, interferendo con la propagazione delle onde.
  • Aurore boreali e australi: Verificandosi espulsioni di massa coronale (CME), nubi di plasma solare e campo magnetico, quando esse raggiungono la Terra, possono interagire con la magnetosfera terrestre intensificando le aurore boreali e australi. Le aurore diventano visibili anche a latitudini più basse rispetto al solito.
  • Interruzioni dei sistemi GPS: L’attività solare intensa, comprese le eruzioni di classe X, possono interferire negativamente con i segnali GPS, rendendoli meno accurati o addirittura inutilizzabili. L’evento può impattare su diverse attività svolte sulla superficie terrestre, che dipendono direttamente dal funzionamento del sistema GPS: navigazione, aviazione e agricoltura di precisione.
  • Danni ai satelliti: Non è infine possibile escludere eventuali danni ai satelliti in orbita attorno alla Terra. Le eruzioni di classe X, infatti, provocano un deciso aumento della radiazione solare e delle particelle energetiche.

Cosa significa la sigla X9.05

Abbiamo detto che le eruzioni solari sono classificate in base alla loro intensità: la classe X rappresenta il livello più potente. Il numero che segue la lettera, in questo caso “9.05”, indica l’intensità relativa all’interno della classe X. Quindi, X9.05 rappresenta un’eruzione solare estremamente accentuata: per fare un confronto, le eruzioni solari di classe M sono 10 volte meno potenti delle X, mentre le C sono 10 volte più deboli delle M.

Eruzioni di entità superiore alla X9.05 si erano verificate soltanto nel 2017, con due eventi di classe X13.3 e X11.8.

Qual è l’impatto della tempesta solare sulla salute dell’uomo

L’impatto dei brillamenti solari sulla salute umana, in condizioni normali sulla superficie terrestre, è generalmente minimo, grazie alla protezione offerta dall’atmosfera terrestre e dal campo magnetico.

Gli astronauti al di fuori della protezione dell’atmosfera terrestre, come quelli in missioni spaziali o sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS), sono più vulnerabili alle radiazioni emesse durante i brillamenti solari. Un’intensa esposizione può aumentare il rischio di danni cellulari e malattie da radiazioni.

Gli aerei che volano a quote elevate, soprattutto nelle regioni polari dove la protezione magnetica è più debole, possono essere soggetti a una maggiore esposizione. Tuttavia, il rischio per i passeggeri è limitato.

Credit immagine in apertura: iStock.com – subtik

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