Da qualche tempo si parla sempre più spesso di Telsy, centro di competenza in crittografia, cybersecurity e cyber-resilience del Gruppo TIM, e oggi arriva un annuncio importante. A partire dal prossimo mese di maggio Telsy renderà disponibile per le aziende italiane e per la Pubblica Amministrazione un prodotto per la sicurezza con funzionalità i antivirus, antimalware, antispyware e antiransomware.
Si tratta di un prodotto interamente “made in Italy” perché progettato, sviluppato e gestito in Italia; il risultato del lavoro di un team di esperti in materia di cybersecurity, degli interventi svolti dal Telsy Incident Response Team e dell’esperienza maturata negli anni dall’azienda nella realizzazione di prodotti e servizi per la sicurezza delle informazioni e delle comunicazioni.
Il timing dell’annuncio di Telsy non è casuale: l’Italia e i Paesi europei guardano con sempre maggiore sospetto alle soluzioni per la sicurezza informatica sviluppate e gestite all’estero. Si parla infatti sempre più di sovranità digitale e di azioni volte a mantenere il controllo sui dati, senza che questi vengano consegnati nelle mani di poche aziende oligopolistiche (magari facenti uso di politiche sul trattamento dei dati non propriamente cristalline).
Telsy non nasce oggi: è stata infatti fondata nel 1971 ed è una realtà titolare di attività di “rilevanza strategica per la difesa e la sicurezza nazionale“.
L’azienda attinge continuamente al mondo accademico per individuare i migliori talenti che possano contribuire a migliorare e ampliare le opportunità di business rafforzando la bontà delle soluzioni per la sicurezza consegnate ai clienti.
Telsy integra due anime, la sicurezza delle comunicazioni e la sicurezza informatica, operando nel settore della cybersecurity italiana che secondo le stime vale circa 2 miliardi di euro.
In Italia l’80% delle aziende che dichiarano di essere impegnate nel mondo della sicurezza informatica sono di fatto erogatrici di servizi ma non hanno una tecnologia propria. Per Tesly è invece fondamentale disporre della tecnologia “in-house“.
Oltre all’antivirus per il mondo business e per la PA, Telsy dovrebbe lanciare sul mercato anche soluzioni per la videoconferenza e per la messaggistica istantanea alternative a WhatsApp, Telegram, Signal e così via.
Telsy mette anche a disposizione soluzioni per la ricerca e la correzione di vulnerabilità nei dispositivi per il networking (router, IoT, sistemi di connettività,…), nelle piattaforme usate per la gestione delle chiamate, nei sistemi SCADA e strumenti che aiutano ad assolvere i requisiti di security-by-design con particolare riferimento alle implementazioni basate sul cloud.
La società ha nel suo portafoglio anche servizi e prodotti di monitoring, analisi del traffico dati e scoperta di anomalie, soluzioni di threat intelligence, decision intelligence e mobile security.
La realtà del Gruppo TIM sta investendo molto anche sul tema del quantum computing. I computer quantistici renderanno obsoleti gli attuali algoritmi crittografici, al momento considerati sicuri. In un altro articolo abbiamo visto quanto è davvero sicuro un algoritmo crittografico.
Così Telsy ha ad esempio investito in Quantum Telecomunication Italy, società italiana leader nella tecnologia QKD (Quantum Key Distribution), acquisendone il 20%. L’obiettivo è quello di sviluppare soluzioni crittografiche “a prova di futuro” in grado di resistere agli attacchi portati avanti dai computer quantistici più potenti.