Telegram: la nuova truffa che promette soldi in cambio di like

Scopri cosa si nasconde all'interno dei nuovi messaggi che arrivano su Telegram promettendo dei guadagni semplici.

Usare le applicazioni di messaggistica istantanea è molto semplice e soprattutto più che normale per gli utenti al giorno d’oggi, ma sono tante le peripezie che si nascondono al loro interno. Stando a quanto riportato, protagonista dell’ultima situazione al limite è stata la piattaforma Telegram, rivale di WhatsApp che a quanto pare sta affrontando una nuova truffa in grado di fregare anche gli utenti più esperti.

Durante le ultime ore il tentativo di inganno sarebbe viaggiando velocemente attraverso l’applicazione colorata di azzurro, colpendo gli utenti al portafogli. Il tutto avviene proponendo alle persone un guadagno facile, basato praticamente su dei semplicissimi like.

Telegram sotto attacco insieme ai suoi utenti: la truffa dei like agli alberghi corre veloce

Immaginate di ritrovarvi in chat su Telegram e di ricevere un messaggio da uno sconosciuto che parla di guadagni molto semplici da ottenere. Di certo la soglia dell’attenzione si alzerebbe, proprio per capire di cosa si tratta e come fare a guadagnare un compenso. La truffa in questione, che avrebbe già colpito diverse persone, comprende dei semplici like da mettere ad alcuni alberghi.

Tutto funziona con il truffatore di turno che si presenta come rappresentante di un hotel che sarebbe addirittura alla ricerca di personale per un lavoro particolare. Il ruolo però risulterebbe fin dal primo momento molto ambiguo e inusuale: bisognerebbe semplicemente mettere dei like ad alcuni alberghi da cercare su Internet, effettuando anche una votazione selezionando le classiche stelline da 1 a 5. Ogni compito portato a termine, frutterebbe 20€ o almeno questo è ciò che i malviventi fanno credere alle vittime ignare di quello che sta accadendo.

Il truffatore a quel punto comincia ad inviare dei link che apparentemente sembrano portare a pagine simili a Booking.com. L’utente a quel punto deve solo inviare al finto datore di lavoro uno screenshot con il compito eseguito ed è qui che parte la truffa: la richiesta successiva comprende il rilascio dei dati personali da parte della vittima, tra cui anche l’IBAN. Ad alcuni è stato chiesto anche il pagamento di un anticipo per potersi assicurare il lavoro. Il consiglio finale è dunque quello di stare molto attenti a messaggi di questo genere, in quanto non esistono attività che possano fruttare guadagni simili e soprattutto con lavori di questa tipologia.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti