Telegram non è un social network quanto piuttosto un’app per la messaggistica istantanea. Eppure l’applicazione ideata da Pavel Durov potrebbe presto ereditare l’idea che è alla base del funzionamento di Clubhouse: Clubhouse: cos’è e perché se ne parla tanto.
App per la messaggistica come Telegram hanno fatto compiuto diversi sforzi per evolvere cercando di integrare nel loro DNA alcune funzioni che fanno parte a pieno titolo dell’anima dei social network.
Telegram ha ad esempio dapprima introdotto i gruppi nei quali tutti i partecipanti possono conversare poi i canali in cui solo gli amministratori possono pubblicare contenuti di interesse per tutte le persone iscritte. È stata quindi la volta di Persone vicine, una funzionalità che permette agli sconosciuti di scambiarsi messaggi se fisicamente in prossimità l’uno rispetto all’altro.
Persone vicine è stata peraltro oggetto di studio mostrando quando sia semplice, per chiunque, stabilire esattamente dove si trova un’altra persona (coordinate geografiche: Telegram rivela il luogo in cui si trovano gli utenti. Ma solo se si attiva Persone vicine).
L’ultima novità sulla quale starebbero lavorando gli sviluppatori di Telegram è l’aggiunta di una funzionalità per la creazione di “stanze vocali” simili a quelle di Clubhouse.
Non sappiamo ancora nulla delle sue funzioni, la data prevista per il lancio e se le “stanze vocali” saranno disponibili sin da subito per l’intera base di utenza oppure all’inizio solamente in alcuni Paesi.
È facile ipotizzare che lo stesso cliché possa essere utilizzato da Facebook e Google. Tant’è vero che già nelle scorse settimane si è parlato della possibile introduzione da parte di Twitter di una funzionalità simile a Clubhouse.
And Telegram is bringing voice chats for channels now.
Clubhouse is everywherehttps://t.co/u5cSB6VSCy pic.twitter.com/WspFNlZI11— WABetaInfo (@WABetaInfo) March 13, 2021