L’Agenda Digitale italiana, promossa con il Decreto Crescita 2.0, pone a tutti gli attori presenti sul mercato delle sfide importanti da raccogliere per cercare di attuare e recuperare i gap digitali più rilevanti accumulati nel Paese in termini di cultura informatica, uso della rete, automazione dei servizi pubblici, investimenti delle imprese in ICT, diffusione dei servizi digitali, oltre al superamento del digital divide infrastrutturale nelle cosiddette aree a fallimento di mercato.
Telecom Italia ha organizzato ieri a Bologna un evento nel quale è stato dipinto un quadro, a livello di ogni singola regione, per ciò che riguarda dotazioni infrastrutturali, disponibilità ed uso dei servizi digitali da parte di cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni. Ciascuna “fotografia” è stata quindi confrontata con gli obiettivi prefissi a livello nazionale ed europeo.
La società presieduta da Franco Bernabè ha così invitato le Regioni a svolgere una sorta di “check up digitale“ finalizzato “a confrontarsi con altri territori italiani ed europei, ad analizzare il percorso di allineamento agli obiettivi indicati dalle Agende Digitali nazionali e comunitarie, a verificare la disponibilità di finanziamenti ed a rimodulare i piani di sviluppo digitale regionali“.
Telecom chiama a raccolta le Regioni per sviluppare un progetto di digitalizzazione del Paese che parta dal basso e che funga da cerniera con le esigenze dei cittadini e delle imprese, le caratteristiche del territorio, i progetti nazionali e comunitari. Gli enti regionali potranno così fornire il loro contributo fattivo per segnalare le difficoltà da superare e le migliori azioni da porre in campo.
“Siamo convinti che ciascuna Regione debba costruire la propria Agenda Digitale, partendo dalla piena consapevolezza delle proprie eccellenze e dei propri ritardi“, ha dichiarato Oscar Cicchetti, Direttore Strategy di Telecom Italia.