ENEL ha confermato, nei giorni scorsi, l’intenzione di realizzare una sua rete in fibra ottica lungo l’intera Penisola. Ad occuparsene sarà una nuova società controllata direttamente da ENEL: Fibra ottica ENEL: si fa sul serio.
La rete in fibra sarà realizzata servendosi degli esistenti cavidotti elettrici e verrà colta un’importante occasione come quella legata alla sostituzione dei contatori ENEL per portare la fibra fino all’utente finale.
ENEL non si occuperà direttamente della commercializzazione della connettività ai clienti ma rivenderà il servizio agli operatori delle telecomunicazioni che potranno appoggiarsi alla rete di proprietà della principale azienda italiana produttrice e distributrice di energia elettrica.
Nei giorni scorsi era subito arrivato l’endorsement di Vodafone Italia. L’amministratore delegato Aldo Bisio aveva dichiarato: “La decisione assunta dal CdA di Enel per la costituzione di una società, aperta e accessibile a tutti gli operatori di telecomunicazioni, va nella direzione di realizzare un piano di respiro nazionale per lo sviluppo della banda ultralarga. Siamo pronti a partecipare da subito a questo progetto e a collaborare con Enel convinti che sia una occasione unica e irripetibile per vincere la partita della digitalizzazione del Paese, valorizzare il contributo pubblico e privato, e realizzare una rete a prova di futuro“.
Adesso, in occasione dell’audizione al Senato svoltasi nella giornata di ieri, anche Telecom Italia ha assunto una posizione ufficiale rispetto all’iniziativa di ENEL.
L’amministratore delegato di Telecom, Marco Patuano (nella foto a metà articolo), ha dichiarato che “se venisse confermato che l’Enel può costruire la rete a banda ultralarga a prezzi inferiori ai nostri, la decisione razionale ed economica è quella di andare a comprare, non ha senso ostinarsi a fare qualcosa di diverso“.
In tal caso, Patuano ha aggiunto che Telecom potrebbe affittare le infrastrutture in fibra eventualmente messe a disposizione da ENEL a patto che vengano fissate tempistiche sul lungo periodo: “non un anno ma venti“, ha dichiarato ancora l’AD.
Patuano però non si è dimostrato entusiasta rispetto alla creazione di una “newco” sotto controllo ENEL aperta alla partecipazione degli operatori. Mentre Vodafone si era dichiarata interessata, da Telecom si fa presente che “non è obbligatorio fare costruzioni societarie“.
L’ex monopolista, stando a quanto emerso ieri, intende comunque partecipare a tutti i futuri bandi per la realizzazione delle infrastrutture di rete fissa e proseguirà ad ampliare le aree geografiche sulle quali investirà direttamente.
L’iniziativa di ENEL, comunque, potrebbe aiutare a portare la fibra anche nelle cosiddette “aree a fallimento di mercato” e consentire la connessione con modalità FTTH (Fiber-to-the-home) in quelle zone ove, per esempio, la fibra c’è già ma arriva solo fino all’armadio stradale (FTTC).