Nell’ambito della sua iniziativa Protected Computing, che ha come fine ultimo quello di trasformare le modalità con cui i dati vengono elaborati per garantirne tecnicamente la privacy e la sicurezza, Google ha rilasciato come progetto open source la tecnologia Magritte.
Pubblicata su GitHub, Magritte utilizza il machine learning per sfocare volti, targhe, tatuaggi e altro ancora all’interno dei video. L’intelligenza artificiale alla base di Magritte riesce a rendere irriconoscibili i vari elementi non appena essi compaiono in video.
Chi si occupa di editing video può da oggi servirsi di Magritte per risparmiare tempo nell’applicazione dell’effetto sfocato: l’algoritmo sottostante può infatti svolgere il riconoscimento sui frame che compongono il video con un’elevata precisione.
L’altro strumento rilasciato da Google come prodotto open source, Fully Homomorphic Encryption (FHE) Transpiler, consente agli sviluppatori di eseguire elaborazioni su dati crittografati senza accedere alle informazioni che possono identificare personalmente singoli individui. Google afferma che il suo strumento può risultare di grande aiuto nel settore finanziario, in ambito sanitario e a livello di enti pubblici “dove robuste garanzie in termini di trattamento dei dati personali e sensibili è di massima importanza“.
Strumenti come quelli appena presentati stanno diventando sempre più attuali dopo essere rimasti per lungo tempo un esercizio accademico. Un endorsement è arrivato di recente dalla Casa Bianca che ha pubblicizzato Fully Homomorphic Encryption (FHE) Transpiler come un tool essenziale per ottenere informazioni preziose da insiemi di dati sensibili senza mai avere accesso ai dati stessi.