Impazza in tutta Europa la protesta contro Uber, l’applicazione per dispositivi mobili che permette di noleggiare un’autovettura con autista nelle principali metropoli mondiali (in Italia il servizio è limitato a Milano e Roma). I tassisti di mezzo continente, compresi quelli meneghini, stanno scioperando oggi puntando il dito direttamente contro Uber.
Il servizio di noleggio auto con conducente gestito da Uber è da tempo nel mirino dei tassisti che parlano di “concorrenza sleale” e di regole che non vengono applicate: I taxi parigini contro le auto con conducente di Uber.
I tassisti milanesi, che sposano quindi la stessa causa dei colleghi di Berlino, Londra e Barcellona, parlano di una protesta che non culminerà col blocco del traffico o con azioni che possano causare danni ai cittadini. L’attività di Uber viene bollata, senza appello, come abusiva ed illegale mentre dalla società si continua a far presente di essere nel giusto.
Anzi, dal canto suo Uber ha reagito abbassando del 20% il prezzo di tutte le corse prenotate dagli utenti servizio. Se non è una dichiarazione di guerra, poco ci manca.
Nei giorni scorsi, i tassisti erano riusciti a dare una prima spallata ad Uber facendo dichiarare al Ministro dei trasporti Maurizio Lupi come uno dei servizi proposti da Uber – UberPop – fosse al di là della liceità.
UberPop è infatti la più recente “declinazione” di Uber che, a tariffe ancor più concorrenziali, consente di richiedere un’auto con autista non condotta da un conducente professionista ma di un comune utente iscrittosi autonomamente al servizio. Uber aveva presentato UberPop come un servizio di ride sharing: l’individuo (incensurato e senza sospensioni della patente) mette a disposizione la sua vettura per aiutare altri utenti a spostarsi in città.
La nuova “idea” di Uber, che da tempo stringe legami sempre più stretti con Google (Google e Uber, l’accordo si fa ancora più stretto), ha letteralmente fatto infuriare i tassisti portando poi la polizia locale al sequestro di due mezzi guidati da UberPoppers.
Con una tempistica che non è certo casuale, a Londra Uber sta provando a tendere una mano ai tassisti proponendo UberTAXI: in questo caso l’azienda farà da intermediario tra i potenziali clienti e chi è già conducente dei tradizionali taxi neri.
Nel frattempo, nonostante le proteste, il valore di Uber, come società, è schizzato a ben 18,2 miliardi di dollari anche grazie ad un pingue investimento arrivato di recente.