In risposta all’attuazione del California Journalism Protection Act Google ha deciso di escludere lo stato americano dal proprio sistema di pubblicazione di notizie.
Stiamo parlando di un nuovo disegno di legge proposto per sostenere il giornalismo in California. Se diventasse legge, il CJPA, andrebbe a influenzare in modo molto incisivo gli aggregatori di news come Google, di fatto costringendo le piattaforme a dover affrontare una sorta di “tassa sui link“.
Secondo la compagnia di Mountain View, questa mosse andrebbe a favorire alcune specifiche società nell’ambito media. Queste, potrebbero avere la strada spianata per lavorare con meno concorrenti, spingendo a una graduale riduzione del personale e alla creazione di contenuti di qualità inferiore. Google, inoltre, sostiene che l’attuazione del CJPA potrebbe svantaggiare gli editori più piccoli, rendendo gli ecosistemi informativi locali meno diversificati ed efficaci.
La società, oltre a bloccare la diffusione di notizie sul territorio californiano, ha comunicato come sospenderà i propri investimenti nello stato, incluse eventuali partnership legate a Google News.
Tassa sui link e crisi del settore giornalistico: la situazione spinosa in California (e non solo)
Nella nota che spiega agli utenti la posizione di Google, la stessa società esorta i legislatori a cambiare il proprio approccio, al fine di evitare una situazione che in realtà andrebbe a danneggiare l’industria dell’informazione.
A proporre il CJPA è stata una deputata democratica, ovvero Buffy Wicks che, per sostenere tale legge, sostiene che più di 100 di testate giornalistiche hanno chiuso in California nel corso degli ultimi 10 anni. Per la politica il CJPA è “Un disegno di legge necessario per supportare i media che stanno affrontando una crisi economica a causa del forte calo degli introiti pubblicitari“.
Numeri alla mano, effettivamente, il settore dei media nel contesto americano non sta vivendo un periodo semplice. Si parla, infatti, di più di 30.000 posti di lavoro persi durante la recente pandemia e un trend successivo tutt’altro che rassicurante.
Sotto questo punto di vista, va detto, anche Google potrebbe avere qualche responsabilità, vista la diffusione di un nuovo sistema IA per gestire la pubblicazione delle notizie.