Nelle ultime settimane si sta diffondendo una nuova forma di truffa, nota come Task Scam, che coinvolge in modo diretto WhatsApp.
Si tratta di alcuni messaggi, ricevuti da presunte aziende, che offrono un’offerta di lavoro allettante cercando di coinvolgere la potenziale vittima attraverso astute tecniche di social engineering.
Il fenomeno Task Scam è giunto anche nel nostro paese anche se, in alcune nazioni limitrofe, la situazione risulta ancora più allarmante. Basti pensare alla Svizzera, dove negli ultimi giorni è stato registrato un numero di casi senza precedenti.
Non se la cavano meglio in Gran Bretagna dove, secondo JobsAware (un’organizzazione no-profit che si occupa della sicurezza del mercato del lavoro) tra novembre 2022 e marzo 2023 i casi di Task Scam sono moltiplicati esponenzialmente e continuano, ad ora, questa crescita spaventosa.
La truffa in questione, che rientra di pieno diritto nella categoria degli attacchi phishing, ha coinvolto alcuni grandi brand sfruttati proprio per rendere ancora più attraente l’esca.
L’obiettivo finale dei cybercriminali, in molti casi prevede la proposta di alcune mansioni molto semplici da portare a termine, come realizzare recensioni di prodotti. Le fantomatiche retribuzioni vengono accumulate su un conto fittizio. Al momento di richiesta di pagamento, sorge qualche problema.
La minaccia Task Scam assume proporzioni sempre più preoccupanti
Con il pagamento bloccato, alla vittima viene chiesta una commissione per sbloccare il denaro. A questo punto, raccolta la commissione, i cybercriminali spariscono facendo perdere le proprie tracce.
Evitare fenomeni come il Task Scam è alquanto semplice. Di fatto, risulta improbabile che qualunque tipo di azienda offra tramite WhatsApp o piattaforme simili un qualunque tipo di lavoro. Nel momento in cui si ricevono messaggi di questo tipo, dunque, la mossa migliore da intraprendere è quella di bloccare il numero e ignorarlo.
Eppure, il fenomeno non è da sottovalutare: secondo CloudSEK, questo tipo di truffa ha già fruttato circa 100 milioni di euro attraverso migliaia e migliaia di vittime sparse in tutto il mondo.