Nella pagina di Twitter gestita dalla Symbian Foundation era apparso, nei giorni scorsi, una sorta di “conto alla rovescia”. Mistero svelato quest’oggi: Symbian, il sistema operativo più utilizzato al mondo, diventa completamente opensource. Un evento che anticipa di ben quattro mesi la pianificazione iniziale e che apre le porte ad una più semplice adozione del sistema operativo per dispositivi mobili da parte di un ampio numero di produttori.
Sebbene Nokia sia ancora la realtà più grande a contribuire allo sviluppo di Symbian, la “Foundation” ha dichiarato che nel 2011 l’aiuto proveniente dalla società finlandese non dovrebbe superare il 50% del totale.
La completa “apertura” del codice sorgente di Symbian arriva in un momento cruciale, con il mercato “mobile” che sta divenendo una lizza con protagonisti diversi player. Un Symbian “open” può incoraggiare allo sviluppo di nuovi device portatili (smartphone, netbook, tablets,…) basati su questo sstema operativo.
Le sei aziende che fanno attualmente parte di Symbian Foundation sono Fujitsu, Huawei, Nokia, Samsung Electronics, Sharp e Sony Ericsson.
Il codice sorgente di Symbian dovrebbe comparire, ormai nel giro di qualche ora, nella pagina del progetto dedicata agli sviluppatori.
Larry Berkin (Symbian Foundation) confida in un futuro splendente per Symbian grazie anche alla nutrita comunità di sviluppatori sulla quale può contare il sistema operativo. “Nel caso di Android”, ha dichiarato Berkin, “è Google che sviluppa il sistema per poi rilasciarlo pubblicamente”. Ed è proprio su questa diversità che Symbian vuole puntare. “Noi siamo una comunità, non un’azienda; i membri della comunità ne detengono la proprietà, non una singola entità”, si legge nella pagina principale del sito di Symbian.