Un terzo dei possessori di Apple iPhone (34%) sarebbe convinto che il dispositivo sia in grado di supportare le connessioni 4G. E’ una delle conclusioni alle quali si perviene analizzando lo studio recetemente condotto da Retrevo, un noto sito web d’Oltreoceano che si propone come guida per l’acquisto di materiale tecnologico.
Gli esperti di Retrevo hanno affermato che gli utenti sarebbero talmente confusi da non essere probabilmente in grado di comprendere le motivazioni del passaggio al 4G, non appena sarà disponibile per tutti. “E’ forse il numero “4” dell’iPhone 4 che ha contribuito ad ingenerare negli utenti la convinzione di possedere già un telefono compatibile con le tecnologie e gli standard di quarta generazione“, scrive Retrevo. Un errore analogo sarebbe stato commesso anche dai possessori di un BlackBerry (24%): nessun device a marchio RIM offre al momento il supporto 4G.
Parte dei possessori di smartphone Android hanno invece risposto comunque bene: l’HTC Evo 4G ed il Samsung Infuse 4G sono già pronti.
I clienti di Apple sembrano non valutare come una mancanza l’eventuale assenza del supporto 4G in una prossima versione dell’iPhone di Apple. Complessivamente, il 61% di chi già possiede un iPhone si è dichiarato disposto ad acquistarne una versione successiva anche se questa non offrirà il supporto delle connessioni 4G.
Una tecnologia, della quale abbiamo ampiamente parlato, oggi considerata 4G, è LTE (“Long Term Evolution“). Tale tecnologia si pone a metà strada tra i noti standard attuali 3G come l’UMTS, sebbene commercialmente venga ormai considerato un 4G. L’ITU (International Telecommunication Union Radiocommunication Sector) ha inizialmente riconosciuto ufficialmente come 4G solo WiMAX 2 (approvato di recente) e LTE Advanced (ved. questo articolo).
In Italia, lo scorso 27 giugno, il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato il bando per l’assegnazione delle frequenze 4G sugli 800, 1800, 2000, 2600 MHz. Le frequenze sono state messe a disposizione dal Ministero della Difesa e sono state liberate col passaggio al digitale terrestre. Le domande per la partecipazione alla gara dovranno pervenire entro fine luglio. Ulteriori trenta giorni saranno concessi per la presentazione delle offerte economiche.
Tra la fine di agosto e i primi giorni di settembre avrà luogo la seduta pubblica per l’apertura delle offerte e, a seguire, lo svolgimento dell’asta (con una base da 3,1 miliardi di euro).