L’appellativo Super Green Pass è il nome che è stato scelto da alcuni media per riferirsi al controllo che verrà effettuato dal 6 dicembre 2021 in caso di accesso a ristoranti al chiuso, bar, spettacoli, eventi, discoteche, cerimonie pubbliche.
L’utilizzo del termine ha generato non poca confusione: per chi si è vaccinato contro l’infezione da COVID-19, per coloro che sono guariti dalla malattia, per chi ha effettuato un tampone con esito negativo nelle ore precedenti (72 ore nel caso di tampone molecolare, 48 ore nel caso di antigenico) il green pass resta uno solo e corrisponde a un unico documento scaricabile dal sito Certificazione verde COVID-19 – EU digital COVID certificate, dal Fascicolo sanitario elettronico (FSE), mediante le app IO e Immuni.
Abbiamo già visto in passato come ottenere il green pass effettuandone il download.
Il codice QR che costituisce parte essenziale del green pass o meglio della “Certificazione verde COVID-19” contiene tutte le informazioni relative all’identità del soggetto e indica anche se (e quando) la persona si è vaccinata, è guarita o si è sottoposta a un tampone con esito negativo.
In un altro articolo abbiamo visto quali informazioni contiene il green pass e come leggerle.
L’app VerificaC19 e le applicazioni derivate a partire dal pacchetto SDK rilasciato su GitHub dal Ministero della Salute espongono solo i dati anagrafici dell’utente e indicano se il certificato verde è valido, non valido oppure scaduto. In realtà però anche le altre informazioni vengono lette ed estratte prima di mostrare o meno il messaggio “Certificazione valida in Italia e in Europa“.
Con la nuova versione di VerificaC19 a breve in corso di distribuzione sui principali store online (Google Play Store, Apple App Store e Huawei AppGallery) in vista dell’imminente scadenza del prossimo 6 dicembre, i soggetti chiamati a verificare la validità dei green pass avranno a disposizione due opzioni: verifica base e verifica rafforzata.
La prima opzione di controllo corrisponde a quanto avviene ancora oggi: il green pass sarà indicato come valido anche se il cittadino ha effettuato un tampone e non si è vaccinato.
La seconda opzione controlla invece la validità della certificazione verde rafforzata: in altre parole VerificaC19 esamina il dato relativo all’avvenuta vaccinazione o guarigione dalla malattia. Se la persona si fosse limitata ad effettuare un tampone, VerificaC19 restituirà il messaggio Certificazione non valida.
Nella parte superiore della schermata di VerificaC19 viene mostrato il messaggio verifica rafforzata o Verifica base a seconda che il certificato verde sia validato con l’una o l’altra opzione.
Il documento rimane quindi lo stesso come restano invariate le modalità per scaricarlo e tenerlo sempre con sé sia in forma cartacea che in digitale sul proprio smartphone.