Dopo i fuochi d’artificio e l’entusiasmo (soprattutto di Carl Pei, CEO di Nothing), è crollato il castello di carta. La scoperta di gravi falle di sicurezza di Nothing Chats, l’applicazione che puntava a portare iMessage sullo smartphone Android Nothing Phone (2), ha avuto gravi conseguenze anche sull’azienda che proprio con Nothing ha collaborato, Sunbird Messaging.
Anche Sunbird è una minaccia per la privacy degli utenti
Era nell’aria, e alla fine lo stesso destino è toccato a Sunbird. Proprio come Nothing Chats, anche l’app che voleva abbattere mettere fine alla storia “delle bolle blue e delle bolle verdi” è stata rimossa dal Play Store di Google. Il motivo è sempre quello, “problemi di sicurezza”: l’app è stata temporaneamente rimossa dal negozio digitale di Big G per consentire a chi di dovere di indagare su quanto emerso, ovvero che – tra le altre cose – i messaggi non sono protetti dalla crittografia end-to-end.
Disponibile dal 2022, Sunbird è stata fino a poche ore fa utilizzabile solo da un numero selezionato di utenti (c’era una lista di attesa). Il suo lancio è stato accompagnato da una campagna pubblicitaria basata su alcune funzionalità-chiave, come la privacy, la crittografia end-to-end, nessuna raccolta dei dati personali e così via. Tutto fumo negli occhi?
La scorsa settimana è stata segnata (anche) dal lancio della già citata Nothing Chats, rimossa però in tempi record dal Play Store per scoperte per nulla piacevoli in termini di sicurezza e privacy. Le stesse anomalie, per forza di cose, riguardano anche Sunbird, che – a quanto pare – memorizzerebbe migliaia di file multimediali sul servizio cloud Firebase. Insomma, non userà i suoi server (come dichiarato, appunto), ma solo perché si affida a quelli di terzi.
Al momento non è ancora giunto un commento ufficiale da parte di Sunbird circa la rimozione dell’app. Sono però attesi aggiornamenti volti a fare un po’ di chiarezza su quanto emerso in queste ore.