Summit di sicurezza Microsoft in seguito al disastro CrowdStrike

Microsoft organizza un evento in seguito al caso CrowdStrike per cercare soluzioni comuni nel contesto della cybersecurity.
Summit di sicurezza Microsoft in seguito al disastro CrowdStrike

Gli strascichi dell’incidente CrowdStrike che ha causato problemi a sistemi Windows di tutto il mondo sono ancora ben percepibili. Affinché casi del genere non si ripetano, Microsoft ha annunciato che organizzerà un summit di sicurezza invitando le principali aziende del settore.

Stiamo parlando del Windows Endpoint Security Ecosystem Summit, evento che si terrà presso la sede della compagnia a Redmond il prossimo 10 settembre. Il tema principale del meeting sarà il miglioramento della sicurezza e la protezione delle infrastrutture da minacce esterne.

Nell’annuncio del summit, Microsoft ha puntualizzato come il caso CrowdStrike è stata un’importante lezione per tutto il settore. La compagnia ha poi spiegato come durante l’incontro si parlerà di vari aspetti legati alla cybersecurity, tra cui la progettazione di sistemi resilienti e la collaborazione tra più aziende per elevare gli standard di sicurezza a livello globale.

Microsoft e il caso CrowdStrike: un summit per nuove strategie

La posizione di Microsoft è però messa in discussione da alcune aziende. Proofpoint, compagnia impegnata proprio nel contesto dei prodotti di sicurezza, vede nella posizione predominante del colosso tecnologico un ostacolo per la cooperazione. Secondo quanto sostenuto, Microsoft potrebbe facilmente dare priorità alle proprie soluzioni rispetto ad alternative di terze parti.

D’altro canto, la compagnia di Redmond si trova per forza di cose a lottare in prima linea contro le minacce informatiche. A tal proposito, qualche mese fa, aveva già fatto scalpore il caso Exchange, con 20.000 server a rischio attacco.

Ritornando al caso CrowdStrike, Microsoft ha paventato la possibilità di bloccare l’accesso al kernel per evitare altri disastri, confermando come stia considerando diverse opzioni per rendere il sistema operativo più stabile. Un nuovo approccio che potrebbe rendere più sicuro l’OS ma, al contempo, limitare la libertà d’azione degli antivirus.

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