Sull'App Store di Apple c'era un'app per criptovalute che ha rubato 100 mila dollari

Dopo le lamentele in merito alla presenza di applicazioni finte usate solo per rubare soldi, Apple ha deciso di procedere alla pulizia.

Ultimamente si parla insistentemente della possibilità che Apple debba consentire il sideload delle app, ovvero la possibilità di scaricare applicazioni da altri store. Il motivo per cui l’azienda di Cupertino invece è così contraria a consentire tutto ciò agli utenti iPhone è totalmente legato alla sicurezza. L’introduzione di un’opportunità del genere, consentirebbe infatti agli utenti di installare app potenzialmente molto pericolose sui propri dispositivi. In genere tutti i prodotti virtuali che vengono scaricati su un dispositivo di Apple, vengono controllati ancor prima che gli sviluppatori provvedano a caricarli sull’App Store.

Nel caso del sideload questo non accadrebbe e dunque tutti gli utenti sarebbero esposti a gravi rischi.

A quanto pare però questo scrupoloso scrupoloso processo di verifica non è sempre infallibile. Sono infatti diverse le app dannose che riescono ad essere listate nell’App Store. Di recente infatti, Apple ha provveduto a rimuovere dal suo market di fiducia un’app che consentiva agli utenti iOS l’accesso illegale a film e programmi televisivi in streaming. Ora invece il colosso sarebbe riuscito a sgominare una vera e propria app criminale in grado di rubare soldi.

L’app finta per criptovalute che ha rubato 100 mila dollari, Apple la cancella

L’ultimo problema che Apple ha dovuto affrontare in merito al suo App Store riguarda un’app falsa denominata Rabby Wallet & Crypto Solution. Tutto deriva dall’esistenza effettiva di un’applicazione chiamata Rabby Wallet, attualmente in fase di revisione da parte di Apple.

Nel frattempo però è emersa un’app falsa per iOS che avrebbe mietuto tantissime vittime portando via migliaia e migliaia di dollari. Secondo quanto riportato infatti sarebbero 100.000 i dollari rubati ai poveri utenti che ci sono cascati.

L’applicazione riusciva ad avere un’attività fruttuosa grazie ad una strategia molto semplice: aver rubato il logo dell’applicazione originale. Esattamente tre giorni fa la finta piattaforma era ancora nell’App Store ma fortunatamente ora sarà un lontano ricordo.

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