Prima si parlò di 800 milioni, poi divennero 1.400 adesso sembrano passati a 400 milioni. I fondi per sostenere lo sviluppo della banda larga in Italia sembrano quindi essersi dimezzati rispetto alla cifra inizialmente preventivata. Lo stanziamento di 400 milioni di euro da parte del CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) dovrebbe comunque essere ormai imminente. Lo anticipa Renzo Turatto, capo del dipartimento per la digitalizzazione della Pubblica amministrazione e l’innovazione tecnologica, che spiega ai giornalisti come la prossima riunione del CIPE dovrebbe essere quella “decisiva”.
L’investimento di 400 milioni di euro dovrebbe essere la prima “tranche”: non si esclude che vi possano essere successivi stanziamenti.
Turatto ha aggiunto che l’esecutivo punta sugli interventi di infrastrutturazione, di regolamentazione, oltre che su misure di sostegno per le imprese e i soggetti che innovano.
Non si può non augurarci che alla Rete vengano dedicati gli sforzi che merita. L’obiettivo è quello di ridurre, in primis, il “divario digitale” che ancora si fa pesantemente sentire nel nostro Paese e di allineare gli investimenti sulla banda larga a quelli messi sul tavolo da altre nazioni europee.
I risultati di un sondaggio condotto dalla BBC in 26 diversi Paesi evidenzia la comune opinione degli utenti: per i cittadini Internet è un diritto fondamentale che dovrebbe essere garantito a tutti. Lo sostiene il 79% dei 27.000 intervistati. Tra coloro che già fruiscono dei servizi che Internet offre, la convinzione arriva alla soglia dell’87%: la diffusione della possibilità di accedere alla Rete, insomma, fa comprendere immediatamente la sua utilità ed il suo carattere essenziale.