Le app sulla salute e il benessere sono una nicchia in forte crescita, con Apple che sta investendo tempo e risorse in un settore che promette un’evoluzione considerevole. Ma siamo sicuri che questi strumenti siano davvero così efficaci?
Questa è la domanda che si sono posti alcuni esperti della Technical University di Monaco, che hanno appena pubblicato i risultati di una ricerca. Nel documento risultante, gli studiosi affermano che l’impatto positivo delle app di telemedicina ed esercizio è minimo per le persone con condizioni fisiche precarie.
Lo studio è stato condotto in 11 siti in Germania, prendendo in esame persone affette da diabete di tipo 2 e coronaropatia. Si tratta di entrambe gravi condizioni di salute, ma con opportuni cambiamenti nello stile di vita, esercizio fisico e dieta, i fattori di rischio possono essere contenuti.
Nei soggetti presi in esame, di fatto, le app sulla salute non sembrano aver avuto impatto significativo sulla loro salute.
Perché le app sulla salute tendono a fallire?
Stando a quanto riportato, circa un quarto dei partecipanti non ha mai iniziato ad allenarsi secondo il regime consigliato dalle app. Quasi la metà dei partecipanti non è riuscita a raggiungere gli obiettivi di esercizio nemmeno un giorno a settimana.
Secondo Martin Halle, professore di medicina preventiva dello sport e cardiologia sportiva, l’efficacia delle app che si occupano di salute e benessere deve essere valutato in prospettiva. Di fatto, in alcuni contesti, queste possono risultare poco o per nulla incisive.
Ma perché i pazienti che si sono offerti volontari per lo studio non hanno ottenuto nessuno di quei benefici, pubblicizzati da aziende come Apple, Fitbit e Google?
La ricerca si è sviluppata in due fasi distinte. Durante la prima i partecipanti hanno ricevuto una guida sanitaria personalizzata tramite app e anche sessioni telefoniche in cui venivano chiesti i loro progressi. Durante la seconda fase, ai partecipanti è stato chiesto di seguire le linee guida prescritte in modo indipendente. Ed è a questo punto che hanno iniziato ad apparire le prime crepe nei piani, con un brusco stop dei benefici.
A frenare buona parte dell’utenza, di età in molti casi avanzata, è un rapporto non proprio idilliaco con la tecnologia. Lo studio ha rivelato come oltre due terzi dei pazienti hanno trovato difficile comprendere e seguire i consigli tecnici forniti da un’app di questo tipo. Questo aspetto, abbinato all’assenza di una presenza umana, ha spinto molti soggetti a ignorare le direttive dei servizi.
Sebbene le app per la salute offrano consigli utili, di fatto, senza adeguati stimoli gli utenti sembrano non riuscire a mantenere direttive che, in molti casi, vanno in netto contrasto con il loro stile di vita.