Nell’ultimo triennio, il noto produttore di stampanti ha promosso il suo programma HP+ per aumentare la fedeltà dei clienti. D’altra parte non è una novità: tante realtà, come HP, puntano proprio sui ricavi derivanti dai consumabili che sugli introiti maturati a valle della vendita dei dispositivi di stampa. Il programma HP+ era obbligatorio per alcuni modelli di stampanti LaserJet (in particolare, quelli con la “e” alla fine del nome).
Per l’utilizzo della serie di stampanti “e”, HP richiedeva la registrazione online, la disponibilità di una connessione Internet e l’uso esclusivo di toner originali. Fornite a prezzi leggermente inferiori rispetto alle versioni standard, le “LaserJet e-series” non potevano funzionare senza connessione Internet.
Dopo la rivolta degli utenti che hanno contestato la necessità di installare l’app HP Smart per alcuni modelli di stampanti e il blocco del dispositivo disposto lato firmware allorquando fosse rilevato un consumabile non originale, questa volta le critiche sono state sollevate dagli utenti professionali possessori di “LaserJet e-series“.
Ritiro dei programmi HP+ e Instant Ink
Il programma HP+ è stato implementato in modo diverso per le stampanti laser e quelle a getto d’inchiostro. Per le stampanti a getto d’inchiostro, gli utenti possono scegliere se aderire o meno a HP+ durante l’installazione del software. Invece, come osservato in precedenza, per le stampanti “LaserJet e-series” la partecipazione a HP+ era obbligatoria.
Secondo quanto riporta DruckerChannel, HP avrebbe confermato il ritiro dei programmi HP+ e Instant Ink per le stampanti laser.
Nonostante le restrizioni, HP+ offriva alcuni vantaggi, come un anno aggiuntivo di garanzia, funzioni avanzate accessibili tramite app per due anni e la possibilità di stampare da qualsiasi luogo tramite cloud. Inoltre, i modelli HP+ venivano accompagnati da alcuni mesi gratuiti del servizio Instant Ink.
Separato da HP+, Instant Ink è un servizio che permette ai clienti di ricevere toner automaticamente quando le scorte si esauriscono. Entro la fine dell’anno, non saranno più accettati nuovi abbonamenti HP+ per la fornitura di toner. Il servizio rimarrà comunque attivo per i clienti attuali perché il contratto non consente la rescissione unilaterale.
Quali sono le stampanti coinvolte
Di seguito la lista delle stampanti laser HP interessate dal “cambio di rotta”:
- HP LaserJet M110we, M209dwe
- HP LaserJet MFP M140we, M234sdne, M234sdwe
- HP LaserJet Pro 3002dwe, 4002dne, 4002dwe
- HP LaserJet Pro MFP 3102fdwe, 4102dwe, 4102fdwe
Per chi possiede una stampante a getto d’inchiostro HP e sta valutando l’abbonamento a Instant Ink, è importante sapere che non è necessaria l’adesione a HP+. Il piano di abbonamento Instant Ink offre una gestione automatizzata dei rifornimenti di inchiostro, ma può essere interrotto in qualsiasi momento. È consigliabile utilizzare prima le cartucce incluse con la stampante e poi, eventualmente, attivare l’abbonamento, al fine di massimizzare il risparmio.
Segue la lista delle stampanti HP LaserJet equivalente a quelle della serie “e”, svincolate da qualsiasi legame con i programmi HP+ e Instant Ink:
- HP LaserJet M110w, M209dw
- HP LaserJet MFP M140w, M234sdn, M234sdw
- HP LaserJet Pro 3002dw, 4002dn, 4002dw
- HP LaserJet Pro MFP 3102fdw, 4102dw, 4102fdw