L’HTML, linguaggio di formattazione (markup) fondamentale per comporre la struttura delle pagine Web, sta vivendo un momento cruciale. Vi è infatti l’esigenza di disporre di applicazioni Web sempre più ricche e complesse, che siano in grado di sostituire i tradizionali software nativi installati a livello di sistema operativo. State of HTML 2023 è un’iniziativa che mira a imprimere una direzione ben precisa sullo sviluppo dei browser Web e sull’approvazione di nuovi standard.
Proposto come un vero e proprio sondaggio rivolto in primis agli sviluppatori Web, State of HTML 2023 rappresenta un’opportunità unica per far sentire la propria voce e contribuire al futuro del World Wide Web.
Il team di Devographics, distribuito su tre continenti, ha lavorato con impegno per mettere a punto l’operazione State of HTML 2023: la consultazione con la comunità degli sviluppatori e le parti interessate, compresi browser, gruppi di standardizzazione e comunità, è risultata cruciale per bilanciare le scelte e decidere cosa meritava di essere incluso nel sondaggio. I promotori dell’iniziativa, infatti, si sono trovati di fronte a un’enorme vastità di opzioni che gli sviluppatori possono oggi utilizzare per realizzare applicazioni moderne per il Web. Non è stato affatto facile, quindi, scegliere su quali focalizzarsi.
Da dove arriva HTML e com’è utilizzato oggi
Tim Berners-Lee, ingegnere informatico britannico e ricercatore presso il Consorzio World Wide Web (W3C), propose HTML (HyperText Markup Language) nel 1991 mentre lavorava al CERN (Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare) come un modo per condividere documenti scientifici in modo più efficace. La prima specifica di HTML fu pubblicata da Berners-Lee nel 1995, e da allora HTML è diventato il linguaggio principale per la creazione di pagine Web. Nel tempo, HTML è stato oggetto di diverse revisioni e aggiornamenti per supportare nuove funzionalità e tecnologie nel contesto di un World Wide Web in continua evoluzione. Il W3C rimane l’organizzazione responsabile della definizione degli standard per l’HTML.
HTML come base solida per le applicazioni di oggi e di domani
HTML, da solo, fornisce la struttura di base per una pagina Web, ma per creare applicazioni ricche e moderne sono necessari altri componenti e linguaggi. Accanto a HTML si utilizzano quindi i fogli di stile (CSS, Cascading Style Sheets) e JavaScript, linguaggio di programmazione che aggiunge interattività e dinamicità. Con JavaScript, è possibile gestire contenuti HTML e CSS in tempo reale, impostare eventi utente, effettuare chiamate asincrone al server (AJAX), e creare interfacce utente reattive.
Per semplificare lo sviluppo di applicazioni complesse, molti sviluppatori utilizzano framework e librerie JavaScript come React, Angular o Vue.js. Questi strumenti semplificano la gestione dello stato dell’applicazione, la creazione di componenti riutilizzabili e l’organizzazione del codice.
Ci sono poi i componenti di backend che servono per gestire la logica delle applicazioni Web lato server e interagire i con database: citiamo ad esempio piattaforme e linguaggi di programmazione lato server come PHP, Node.js (JavaScript), Python, Ruby, Java, o altri. Framework backend come Express.js (Node.js), Django (Python), Ruby on Rails (Ruby), Laravel (PHP), Spring (Java), aiutano a semplificare lo sviluppo di applicazioni server-side.
Oltre ai database, le applicazioni Web di oggi possono sfruttare anche API per le comunicazioni client-server, sistemi di controllo di versione, containerizzazione e orchestrazione.
State of HTML 2023: come funziona e a cosa serve
L’iniziativa State of HTML 2023 è una vera e propria “chiamata a raccolta” degli sviluppatori di tutto il mondo, che possono contribuire a plasmare il Web di domani. Non è soltanto uno strumento per indicare in quale modo dovrebbero evolvere i browser e il Web in generale ma è anche un’opportunità di crescita, utile per conoscere funzionalità all’avanguardia di HTML delle quali, magari, non si conosceva neppure l’esistenza.
Mentre i web developer tendono a concentrarsi su JavaScript e CSS, nessuna delle applicazioni che utilizziamo oggi potrebbe funzionare senza le fondamenta di HTML. D’altra parte, HTML è sembrato un linguaggio di markup piuttosto statico per lungo tempo ma le cose stanno cambiando. Nuovi elementi come <selectlist>
, funzionalità interessanti come i popovers, una serie di API legate al browser sono all’orizzonte.
State of HTML 2023 contiene un totale di 131 domande, che possono essere ovviamente affrontate a più riprese. Rispondendo prima possibile, tuttavia, si sarà certi che la propria presa di posizione possa avere un impatto concreto sulle decisioni in materia di evoluzione del Web.
Sono molti i quesiti che “chiamano in causa” JavaScript. Tante API JavaScript sono infatti intrinsecamente collegate a HTML. Così, i promotori di State of HTML 2023 hanno previsto l’aggiunta di domande incentrate sulle API che consentono di manipolare dinamicamente l’HTML (DOM, validazione dei form,…); le API Web Components, utilizzate per creare elementi HTML personalizzati; le API usate per creare applicazioni Web in grado di assicurare un’esperienza simile a quella delle applicazioni native (Service Workers, Web App Manifest,…).
Il sondaggio utilizza un sistema a punti: ogni funzionalità conosciuta ed effettivamente utilizzata da ciascun programmatore vale 10 punti; quelle conosciute, ma non utilizzate, valgono 5 punti. Questo nuovo approccio, simile a un videogioco, rende il confronto tra partecipanti più significativo e stimolante.