I NAS sono dispositivi ormai sempre più completi e versatili che possono essere utilizzati non soltanto per lo storage sicuro dei dati approntando configurazioni RAID ma anche per l’installazione dei componenti server più disparati.
Molti server NAS possono essere utilizzati, ad esempio, come media center, come DVR per la gestione di decine di telecamere IP, per applicare la transcodifica video 4K, per allestire sistemi di private cloud, per semplificare attività di collaborazione in team, per la gestione di vasti archivi fotografici e tanto altro ancora.
I workload propri dei dispositivi NAS sono quindi ben diversi da quelli che si rilevano comunemente sulle singole workstation o su altre tipologie di sistemi server.
Seagate propone la gamma di unità SSD per sistemi NAS IronWolf Pro che grazie al firmware AgileArray consentono di massimizzare le prestazioni adattandole alle esigenze degli utenti professionali che usano questo tipo di prodotti.
Le unità Seagate IronWolf vengono proposte nei “tagli” da 240 GB a 4 TB e possono essere utilizzate in un array con una sola memoria flash (AFA, all-flash array) o in un sistema NAS con cache multilivello.
Come si evince a questo indirizzo, gli IronWolf sono disponibili anche in diversi formati (compreso l’M.2 2280) così da essere utilizzati sia per lo storage dei dati vero e proprio massimizzando le performance I/O del NAS, sia come velocissima cache da affiancare agli hard disk tradizionali.
Seagate IronWolf Pro 125 da 960 GB: come funziona
In queste settimane abbiamo provato l’SSD per NAS Seagate IronWolf Pro 125 da 960 GB, un’unità a stato solido SATA (6 Gbps) veloce e versatile che nasce per l’utilizzo sui NAS e ben si adatta a tutti i campi applicativi.
I tecnici di Seagate hanno previsto un over provisioning addizionale (veder SSD, come funzionano le tecnologie che li rendono più veloci e SSD, differenze tra le unità consumer e quelle destinate alle imprese) che contribuisce ad assicurare performance costanti quando il NAS viene utilizzato per lunghi periodi di tempo.
Per un’unità come IronWolf Pro 125 ci si può attendere una durata estremamente superiore rispetto a quella garantita dagli SSD SATA più “basici” e anche agli stessi IronWolf 125 “non-Pro”.
IronWolf Pro 125 si è dimostrato un compagno eccezionale per le attività di caching sui NAS ma, come detto, può essere tranquillamente usato anche per lo storage vero e proprio anche con carichi di lavoro particolarmente pesanti e protratti nel tempo.
Nel trasferimento di file di grosse dimensioni (40 GB) e grandi moli di dati (circa 300 GB in centinaia di sottocartelle), unità SSD M.2 come le Seagate Firecuda sono ovviamente inarrivabili ma un SSD come l’IronWolf Pro 125 ha permesso di ottenere fino a 530 MB/s in lettura e scrittura. Davvero niente male considerando che l’unità è limitata nel trasferimento dall’interfaccia SATA III. Nel complesso un risultato che incorona IronWolf Pro 125 come tra i più veloci veloce SSD SATA in assoluto al momento sul mercato.
Seagate offre gratuitamente anche 3 anni di servizi recupero dati a tutti coloro che acquistano l’unità.