Vista la grande ondata e il grande impatto dei servizi basati sull’intelligenza artificiale, un’azienda importante e molto estesa come Spotify non poteva di certo esimersi. Il colosso dello streaming musicale infatti è entrato a far parte del movimento, sfruttando questa risorsa in suo favore e soprattutto in favore del suo pubblico.
Sono ormai diversi mesi che è in test una nuova funzionalità basata sull’IA e sulle playlist. Questa è stata affidata da aprile solo agli utenti che vivono nel Regno Unito e in Australia, i quali hanno avuto accesso a questo strumento che consente loro di scoprire la musica che corrisponde perfettamente alle loro esigenze.
Spotify: le playlist IA sono state estese ad altri paesi, non c’è l’Italia
Durante la giornata di ieri Spotify ha annunciato che espanderà la disponibilità della funzionalità AI Playlist ad altri paesi. A partire da ora infatti la funzione in lingua inglese è disponibile in versione beta per gli utenti premium sia su dispositivi Android chee iOS negli Stati Uniti, Canada, Irlanda e Nuova Zelanda.
La funzione Playlist AI combina la tecnologia di personalizzazione di Spotify con l’intelligenza artificiale generativa. Offre pertanto agli utenti un modo molto semplice per creare il mix musicale perfetto. Stando a quanto riportato proprio da Spotify, da quando questa nuova funzione è stata lanciata nel Regno Unito e in Australia ad aprile, gli abbonati Premium hanno usato AI Playlist per creare milioni di playlist.
Il tutto avviene semplicemente utilizzando suggerimenti unici nell’elenco della musica, come “musica pop allegra per le mie vacanze estive europee” o “una playlist romantica per un appuntamento serale a casa”.
Spotify dichiara inoltre che le migliori playlist vengono generate con suggerimenti che contengono un mix di generi, stati d’animo, artisti e molto altro. Il servizio di streaming musicale afferma che gli utenti possono anche fare riferimento a luoghi, animali, attività, personaggi dei film, colori e persino emoji durante la creazione di playlist. Al momento non sembra essere la volta dell’Italia, ma probabilmente bisognerà aspettare solo qualche mese.