Il CEO e fondatore di Spotify sferra un nuovo attacco ad Apple e al suo App Store. A questo giro, le parole di Daniel Ek sono affidate ad un editoriale pubblicato sul Daily Mail e, tra una stoccata e l’altra, si legge addirittura che sarebbe impossibile lanciare la piattaforma di streaming musicale nel 2023. Ed è tutta colpa del colosso di Cupertino, che rappresenta un vero e proprio “ostacolo all’innovazione”, secondo l’imprenditore svedese.
Il fatto che l’editoriale sia stato pubblicato su uno dei quotidiani britannici più popolari in assoluto non stupisce per nulla. Il CEO di Spotify sta infatti facendo pressioni affinché nel Regno Unito venga approvata la legge sui mercati digitali e sulla concorrenza. Il disegno di legge, infatti, costringerebbe Apple a modificare le sue (rigide?) regole di App Store.
«Ricordo benissimo che ero seduto nel nostro ufficio improvvisato di Londra quando abbiamo lanciato per la prima volta Spotify in UK e che i primi dati mostravano che gli ascoltatori amavano i Coldplay», esordisce Ek. Poi dagli esordi passa al panorama attuale, sottolineando come il “potere” sia ora nelle mani di “pochi eletti”. Una situazione che sta minacciando la promessa originaria di Internet, ovvero quella di essere una “piattaforma aperta e democratica”.
Le richieste di Daniel Ek, CEO di Spotify, ad Apple
Per il fondatore di Spotify, Apple è tra quelle aziende che detengono il potere ed è proprio al gigante californiano che sono indirizzate tre precise richieste:
- Eliminare le tasse sugli abbonamenti e acquisti in-app: Spotify deve pagare il 30% per ogni nuovo abbonato che che vuole registrarsi tramite App Store. Per ovvi motivi lo stesso non avviene con Apple Music, piattaforma che quindi è in una posizione di vantaggio.
- Consentire l’utilizzo di store alternativi e/o di servizi di pagamento di terze parti.
- Consentire a Spotify di comunicare ai clienti l’esistenza di alternative più economiche, di offerte di cui potrebbero beneficiare.
Apple non ha risposto a questo nuovo attacco, ma lo ha fatto in situazioni precedenti abbastanza simili. Per l’azienda guidata da Tim Cook, la legge sui mercati digitali e sulla concorrenza che potrebbe essere approvata nel Regno Unito così come il Digital Markets Act dell’Unione Europea sono una minaccia per l’innovazione e rappresentano un pericolo per gli utenti in termini di privacy e sicurezza.