Mentre il prezzo di Spotify Premium aumenta in Italia con effetto immediato, in un rincaro dovuto alla necessità di “continuare a innovare” il settore dello streaming musicale, la società svedese ha tenuto una chiamata con gli investitori riguardante i risultati finanziari del secondo trimestre del 2023. In tale occasione, il CEO Daniel Ek ha parlato anche dell’implementazione dell’intelligenza artificiale all’interno di Spotify, andando oltre la funzionalità DJ già nota al pubblico.
Spotify vuole più IA nello streaming musicale
Per chi non lo sapesse, DJ è un “assistente IA” che si occupa del mixaggio delle canzoni e provvede a fornire dei commenti aggiuntivi sulle tracce, sugli artisti e sugli album in ascolto: “È un prodotto fenomenale, è forse uno dei miei progetti preferiti sviluppati negli ultimi anni”, ha dichiarato Daniel Ek. A ciò ha aggiunto che in futuro Spotify permetterà di personalizzare maggiormente tutti i suoi contenuti per renderli più accessibili tramite l’IA.
Ad esempio, Ek ha specificato che Spotify potrebbe sfruttare l’intelligenza artificiale generativa per riassumere i podcast o fornire delle panoramiche a chi vuole ascoltare un episodio ma non vuole immediatamente spendere decine di minuti, se non diverse ore, a seguire una storia.
O ancora, l’IA generativa potrebbe ridurre i costi per gli advertiser che vogliono sviluppare nuovi formati pubblicitari da implementare su Spotify. Infine, la società lo scorso 20 luglio ha pubblicato un brevetto riguardante un sistema di sintesi text-to-speech, capace di convertire testo in audio con una voce umana sintetizzata, ma in grado di dare vita a discorsi realistici anche urlando, sussurrando, introducendo sarcasmo e accenti nella conversazione.