Spotify sta attraversando un momento delicato. Secondo quanto riportato da Bloomberg, sulla piattaforma stanno spuntando veri e propri podcast pornografici, spesso sotto forma di video, che stanno riuscendo a scalare le classifiche, superando contenuti ben più noti e professionali.
Il problema è stato sollevato da Ashley Carman, giornalista di Bloomberg, attraverso la newsletter Soundbite. La situazione riguarda soprattutto la sezione dei podcast video: contenuti dal titolo ambiguo e dall’estetica ammiccante finiscono tra le classifiche dei podcast più ascoltati, anche nelle categorie “Business” o “Salute”, accanto a titoli di tutto rispetto come Marketplace o Prof G Markets. Non è un caso isolato: il fenomeno si sta estendendo ad altre categorie e si nutre della mancanza di filtri efficaci.
Perché Spotify non se ne accorge
Ufficialmente, Spotify vieta contenuti sessualmente espliciti, ma il sistema di controllo automatico pare non essere all’altezza del compito. Il contenuto viene spesso caricato da utenti anonimi attraverso strumenti video pensati per i creator, ma utilizzati con altri fini. L’algoritmo di classifica si basa sul numero di ascoltatori unici giornalieri, e proprio grazie a questo meccanismo i contenuti NSFW (Not Safe For Work) riescono ad arrivare in alto, eludendo la moderazione.
In risposta alla segnalazione, Spotify ha rimosso gli episodi incriminati e ha ribadito che quei contenuti non erano stati ammessi al programma Partner, né erano monetizzati con la pubblicità. C’è però un problema che non avrebbe ancora trovato la sua risoluzione: Spotify non è ancora in grado di identificare e bloccare questo tipo di contenuti. Il tutto si verifica soprattutto quando si parla di contenuti audio erotici, che sfuggono più facilmente al controllo automatico.
Il problema sorgerebbe nel momento in cui la situazione dovesse andare avanti. È così che Spotify potrebbe perdere parte della sua reputazione per quanto concerne l’ambito dei podcast. Tutto ciò andrebbe anche a discapito dei creator, i quali si sforzano ogni giorno per generare contenuti di livello.