SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) è il sistema unico regolato da AgID (Agenzia per l’Italia digitale) che permette di richiedere e ottenere un’identità digitale per l’accesso ai servizi online della Pubblica Amministrazione dei privati aderenti.
Abbiamo visto come funziona SPID e perché viene definito un sistema federato di gestione dell’identità digitale. Il grande vantaggio è che con SPID è possibile stabilire in maniera puntuale quali dati dell’utente vengono trasferiti al soggetto che li ha richiesti. Un controllo granulare che evita la condivisione di un numero maggiore di informazioni rispetto a quelle effettivamente necessarie per fruire di un servizio online.
Fino ad oggi l’identità digitale SPID poteva e può essere richiesta e utilizzata solamente dai soggetti maggiorenni. Da tempo, tuttavia, si parla di SPID per i minori e della possibilità di accedere ai servizi online anche per chi non ha compiuto 18 anni.
Il Garante privacy ha stabilito che i cittadini che compiono 14 anni di età potranno dotarsi di un’identità SPID per accedere ai servizi offerti dalla Pubblica Amministrazione a loro rivolti.
Al di sotto dei 14 anni, invece, l’identità digitale SPID potrà essere utilizzata esclusivamente per accedere ai servizi forniti dalle scuole, non all’intera offerta. I genitori avranno titolo per richiedere l’identità SPID per i figli.
L’Autorità ha chiesto ad AgID di modificare lo schema introducendo garanzie aggiuntive, con particolare riferimento alla procedura di rilascio dell’identità SPID da parte degli identity provider (IdP).
Gli IdP dovranno infatti espletare un’accurata verifica dell’identità del genitore e del minorenne individuando le informazioni da raccogliere e conservare nel rispetto del principio di minimizzazione.
Per i soggetti di età inferiore a 14 anni inizierà un periodo sperimentale destinato a concludersi il 30 giugno 2023 e che vedrà il coinvolgimento diretto del Ministero dell’Istruzione.
C’è da dire che la possibilità di accedere a una più ampia offerta di servizi, sotto la diretta responsabilità dei genitori o del tutore legale, avrebbe semplificato ulteriormente le cose nel caso dei minorenni.
Per tanti genitori accedere al fascicolo sanitario elettronico o al libretto vaccinale online dei propri figli mediante SPID sarebbe stata cosa particolarmente gradita.
D’altra parte lo stesso tipo di accesso è possibile già oggi utilizzando ad esempio un lettore di smart card e la tessera sanitaria TS-CNS debitamente attivata presso gli sportelli della Regione presentando i dati del minore, la carta sanitaria e un documento d’identità.