Se siete utenti di Google Drive vi sarà certamente capitato di vedere apparire nella lista dei documenti memorizzati sul cloud anche riferimenti a materiale sconosciuto prodotto e condiviso da altri utenti: basta accedere alla home page del servizio quindi cliccare su Condivisi con me nella colonna di sinistra per rendersene conto.
Si tratta di un tecnica usata dagli spammer e nota ormai da tempo: per condividere un documento con un altro utente basta conoscerne il relativo indirizzo email, che deve necessariamente essere un account Google.
Per stabilire se un indirizzo email corrisponde a un account Google è sufficiente digitarlo nel campo A: di Gmail: se compare il nome completo dell’utente o comunque viene visualizzata l’icona associata si ha la conferma che si tratta di un account Google. Ne parliamo nell’articolo incentrato sulle indicazioni per trovare gli indirizzi email di qualunque persona.
Gli spammer hanno abusato del sistema di condivisione su Google Drive per molto tempo perché non c’è modo per un utente di evitare la ricezione di contenuti da contatti sconosciuti o non espressamente approvati. Ne parlavamo già a inizio 2019 descrivendo il comportamento degli spammer che prendono di mira Drive e gli account Google.
Oggi Google ha introdotto il blocco delle condivisioni avviate da parte di utenti specifici: basta cliccare con il tasto destro sul nome dello spammer nella schermata Condivisi con me quindi selezionare Blocca.
Bloccando un utente questi non potrà più condividere alcun file; l’utente non potrà più accedere ad alcun contenuto condiviso dallo spammer; non si potranno condividere file con quell’utente; lo spammer non potrà accedere a nessun file condiviso dall’utente.
La novità è ancora in fase di attivazione quindi gli utenti di Google Drive potrebbero ancora dover attendere qualche giorno per vederla comparire.
Il fatto è che la nuova funzione di blocco diventa utilizzabile solo dopo che i file sono stati condivisi con l’utente. Mentre è possibile segnalare l’attività di spam a Google nulla impedisce agli spammer di creare nuovi account e usarli per condividere di nuovo gli stessi file o altro materiale.
Google dovrebbe a questo punto valutare l’aggiunta di un’opzione per disabilitare tutte le condivisioni per impostazione predefinita o per visualizzare un avviso di conferma quando un utente cerca di condividere i file per la prima volta. Ad oggi, infatti, questi tipi di interventi non sono ancora possibili.