Se per i comuni utenti lo spam è un fastidio, per aziende e contesti professionali questo fenomeno assume dimensioni gigantesche.
Secondo una ricerca condotta da HornetSecurity, un terzo di tutti messaggi di posta elettronica nel settore business nel corso del 2024 si sono rivelate spam. Il tutto per un totale di 20 miliardi di e-mail. Questa vera e propria piaga spiazza dai messaggi inutili a quelli dannosi.
Nel complesso, si parla di 427 milioni di e-mail con contenuti potenzialmente pericolosi, con netta prevalenza per quanto riguarda il contesto phishing. Tra i file più pericolosi inviati alle aziende figurano HTML (20,4%), i PDF (19,2%) e ZIP o altre estensioni legate agli archivi (17,6%).
Il boom dello spam è legato anche al proliferare degli attacchi phishing
Come già accennato, spam e phishing sono legati spesso tra loro e, aspetto come strategie avanzate di Social engineering e l’abuso dell’Intelligenza Artificiale rendono questo legame ancora più pericoloso. Per comprendere i numeri in modo concreto, basti sapere che esistono realtà aziendali che ricevono anche 36 e-mail di phishing in un solo giorno.
L’aspetto davvero preoccupante è che, in molti casi, gli strumenti di prevenzione sembrano non risultare efficaci. Nel secondo trimestre del 2024 vi è stato un aumento del 52,2% degli attacchi di phishing che hanno superato il rilevamento del gateway di sicurezza della posta elettronica.
Secondo Matt Aldridge, Principal Solutions Consultant presso OpenText Cybersecurity, si sono verificate le previsioni più pessimistiche degli esperti di sicurezza. Gli stessi, nel 2023, avevano preannunciato un vero e proprio anno nero per le e-mail, con un boom di attacchi informatici grazie alla diffusione e all’abuso dell’AI.
Per Aldridge, la tendenza non è destinata a diminuire. Nel corso dei prossimi mesi i kit di phishing di nuova generazione potrebbero colpire ancora più duramente tanto le aziende quanto i comuni utenti.