Quando in Italia era notte fonda, SpaceX, società aerospaziale di proprietà di Elon Musk (il numero uno di Tesla), ha messo a segno una nuova importante missione. Ne diamo conto perché si tratta di un successo senza precedenti che dimostra come sia possibile ridurre drasticamente i costi delle missioni nello spazio riutilizzando i componenti più costosi.
Per portare in orbita geostazionaria il pesante satellite Arabsat-6A (sarà utilizzato per fornire connettività a banda larga, telefonia e altri servizi ai clienti residenti in Medio Oriente, Africa ed Europa) è stato utilizzato un Falcon Heavy, lo stesso che poco più di un anno fa lanciò come un proiettile alla volta di Marte una Tesla Roadster rossa appartenente alla collezione personale di Musk: Il lancio di Falcon Heavy. Musk: una Tesla Roadster spedita alla volta di Marte.
In questo caso il payload ossia il carico utile da portare in orbita era davvero colossale, pesante circa 6.000 chilogrammi.
Durante la missione di questa notte, gli ingegneri non soltanto sono riusciti nell’intento ma sono stati in grado di riportare sulla Terra tutti i booster che componevano il razzo spaziale.
Due booster sono atterrati dopo circa 7 minuti e 50 secondi dal lancio sulle piattaforme predisposte presso la base di Cape Canaveral; il terzo (quello centrale più “massiccio”), come da programma, è atterrato con successo sulla nave “Of Course I Still Love You” che stazionava nelle acque dell’Oceano Atlantico.
Dopo circa 34 minuti, lo stage 2 – ovvero l’ultimo stadio – ha invece provveduto a posizionare in orbita il satellite Arabsat-6A.
Il lancio che SpaceX si è appena messa alle spalle è stato un evento spettacolare e ha dimostrato ciò che fino a qualche tempo fa era considerato praticamente impossibile: concludere una missione con successo recuperando tutti i booster grazie al loro rientro sulla Terra.
Durante il lancio del Falcon Heavy che ha portato la Tesla Roadster in orbita (qui è possibile verificare dove si trova oggi) il terzo booster andò perso in mare mentre oggi il successo per SpaceX è totale e davvero senza precedenti.
Falcon Heavy’s side boosters land on Landing Zones 1 and 2 pic.twitter.com/nJCCaVHOeo
— SpaceX (@SpaceX) 12 aprile 2019
Aggiornamento: il booster centrale, dopo l'”atterraggio” perfetto è purtroppo caduto in mare a causa di onde alte e del drastico peggioramento delle condizioni meteorologiche. I tecnici incaricati da SpaceX starebbero comunque tentando di recuperarlo.