Presto si potrebbero iniziare a varcare i confini bidimensionali che hanno da sempre caratterizzato le interfacce dei personal computer. Arriva del MIT, Massachusetts Institute of Technology, un’interessante novità che mira a rivoluzionare il modo con cui oggi interagiamo quotidianamente con personal computer, notebook, tablet e smartphone. Jinha Lee, uno studente della famosa e blasonatissima università americana, ha presentato al mondo SpaceTop 3D, un’innovativa tecnologia che introduce la terza dimensione nelle interfacce uomo-macchina.
Componente principale di SpaceTop è un display LED trasparente il cui utilizzo, abbinato con due videocamere, consente l’interazione con un desktop un po´ particolare, capace di reagire ai movimenti delle mani e degli occhi. Una videocamera, infatti, è capace di “monitorare” la gestualità dell’utente; l’altra, invece, provvede a tenere sotto controlli i movimenti degli occhi così da adeguare opportunamente l’angolo visivo.
SpaceTop consente così di creare l’illusione di prendere in mano un documento e permette di sfogliare rapidamente file e cartelle, semplicemente con il movimento delle mani.
Trova una prima realizzazione pratica, ancora una volta, quanto anticipato dai film di fantascienza: in questo caso, il prodotto messo a punto da Lee sembra ispirarsi alle scene di Minority Report introducendo, rispetto alla pellicola di Steven Spielberg, numerose migliorie.
Secondo Lee, strumenti come quello da lui realizzato rappresentano la nuova frontiera delle interfacce uomo-macchina, con una sempre più marcata convergenza fra fisico-reale e digitale-virtuale. Una strettissima commistione, aggiunge Lee, che aprirà nuove strade per attività multitasking, la realizzazione collaborativa di progetti ed una varietà di esperimenti per la realtà aumentata.
Nel video che segue viene illustrato nel dettaglio il funzionamento del primo prototipo di device SpaceTop 3D: