La “Compilazione automatica” di Google Chrome è uno strumento che consente di inserire rapidamente informazioni all’interno dei moduli presenti in qualsiasi pagina web. Anziché scrivere ogni volta il proprio nome, cognome, indirizzo, e-mail e così via, si potranno “riciclare” i dati precedentemente immagazzinati dal browser di Google. In occasione della conferenza Pubcon, riservata ai professionisti del web, alle società attive nel campo dei social media, dei motori di ricerca, del marketing online, Matt Cutts – noto ingegnere di Google e “guru” del search engine di Mountain View – ha pubblicamente promosso l’utilizzo di Autocomplete, meccanismo che consente di aprire un form web all’inserimento automatico dei dati e che è appunto supportato da Chrome.
In una sua analisi, Joost de Valk ha voluto sottolineare i problemi in termini di privacy e sicurezza che potrebbero manifestarsi lasciando attivata la funzionalità “Compilazione automatica” di Chrome.
Un webmaster poco corretto, infatti, potrebbe allestire una pagina web che richiede solamente l’inserimento di un nome oppure di un indirizzo e-mail. L’utente, sfruttando la funzionalità “Compilazione automatica” di Chrome, potrebbe autorizzare il browser ad inserire automaticamente i dati richiesti per poi cliccare sul pulsante Invia o Submit. Chrome, infatti, non appena l’utente inizierà a digitare i primi caratteri del suo nome, potrebbe esporre un menù di scelta attraverso il quale è possibile richiedere l’inserimento veloce dei propri dati.
Nel caso in cui il webmaster scorretto, nella medesima pagina, avesse inserito dei campi nascosti all’interno del form denominandoli name-full, email, city, street-address, cc-number, cc-exp-month, cc-exp, cc-csc e così via (vedere questo link), l’utente – utilizzando “Compilazione automatica” di Chrome – potrebbe inconsapevolmente inviare tutta una serie di dati personali come nome completo, indirizzo di posta, città ed indirizzo di residenza nonché, addirittura, i dati della propria carta di credito (se precedentemente memorizzati in Chrome).
Per evitare di correre rischi del genere, è possibile valutare la disattivazione della funzionalità “Compilazione automatica” in Chrome: è sufficiente accedere alle impostazioni del browser, digitare password
nella casella “Cerca nelle impostazioni“, quindi disabilitare la casella Attiva la Compilazione automatica per compilare i moduli web con un singolo clic.