Il servizio di Google Trends “Hot topics” sta aiutando molto nell’identificazione di siti web maligni e di codici dannosi pubblicati nelle pagine Internet. E’ quanto riferisce SonicWall, società che progetta, sviluppa e produce soluzioni per la sicurezza. Le conclusioni sono emerse dopo un’indagine durata appena un mese: il team di ricerca di SonicWall, nel breve periodo di tempo, ha sempre identificato nuovi siti infetti tra i primi cento restituiti da Google nel caso delle ricerche più “calde” del momento ossia quelle effettuate con maggior frequenza da parte degli utenti.
Come spiega Nick Bilogorskiy, manager del team di ricerca, l’algoritmo usato per identificare i siti nocivi tra gli “Hot topics” di Google potrebbe essere presto sfruttato per le attività di routine che hanno come obiettivo quello di individuare nuove minacce.
Molto comune la pratica che consiste nel redirecting delle richieste provenienti dal motore di ricerca verso siti web ospitanti, ad esempio, “rogue antivirus”. Nel caso in cui gli indirizzi dei siti web sui quali gli aggressori sono riusciti ad “iniettare” codice nocivo vengano digitati direttamente, il redirect non viene attivato.
Bilogorskiy ha aggiunto che SonicWall sta controllando anche per quanto tempo i link “maligni” restano mediamente tra i primi centi risultati per le ricerche effettuate con maggior frequenza.
Google stessa provvede ad eliminare i link dannosi dalle SERP del suo motore di ricerca ma, come spiega Bilogorskiy, a volte riferimenti dannosi possono permanere per ore o per giorni interi.