Ha fatto scalpore, in queste ore, la notizia diffusa dalla testata belgo-olandese VRT NWS che riferiva della possibile sottrazione di dati relativi alle trascrizioni vocali di Google Assistant. Soggetti terzi sarebbero stati in grado di accedere ai contenuti dei comandi vocali avanzati dagli utenti dell’assistente digitale Google, richiamato da qualunque dispositivo, e interagire con informazioni in alcuni casi strettamente personali.
Google ha voluto immediatamente rispondere al reportage spiegando che l‘assistente digitale è stato sviluppato e viene aggiornato in maniera tale da funzionare bene funzioni con un’ampia varietà di lingue, accenti e dialetti.
“Come parte del nostro lavoro per sviluppare la tecnologia vocale per più lingue, collaboriamo con esperti linguistici in tutto il mondo che comprendono le sfumature e gli accenti di una lingua specifica. Questi esperti di lingue esaminano e trascrivono una piccola serie di domande per aiutarci a capire meglio quelle lingue. Questa è una parte critica del processo di costruzione della tecnologia vocale ed è necessaria per creare prodotti come il Google Assistant“, hanno commentato i tecnici dell’azienda di Mountain View.
Google conferma però di aver appreso che uno dei revisori linguistici ha violato le politiche di sicurezza dei dati dell’azienda comunicando a terzi dati audio riservati. “I nostri team di Security and Privacy Response sono stati attivati su questo tema, stanno indagando e prenderemo provvedimenti. Stiamo conducendo una revisione completa delle nostre misure di salvaguardia in questo spazio per prevenire il ripetersi di comportamenti scorretti come questo“, si legge nella nota diramata dall’azienda.
Google ha comunque voluto precisare che gli esperti linguistici esaminano solo circa lo 0,2% di tutti i frammenti audio, che nel caso di specie sembra interessata solamente una piccola parte delle registrazioni inviate dagli utenti olandesi all’assistente digitale e che i file audio non sono comunque legati ai singoli account e quando vengono analizzati dai revisori non è possibile risalire all’utente e ai dispositivi sui quali sono stati prodotti.
I portavoce della società fondata da Larry Page e Sergey Brin hanno infine ricordato che la registrazione vocale viene attivata solamente nel caso in cui l’assistente dovesse rilevare parole come “OK Google” oppure “Hey Google”. Secondo Google le attivazioni indesiderate dell’assistente digitale sono state ormai ridotte ai minimi termini: è quindi ormai assai poco probabile che Google Assistant acquisisca audio ambientali per errore.
Controllare e rimuovere le registrazioni vocali che sono conservate sui server di Google
Google ha recentemente migliorato il pannello di controllo per la gestione delle proprie attività su PC desktop, notebook e dispositivi mobili: Account Google, come personalizzarne le impostazioni dal dispositivo mobile.
Visitando questa pagina previo login al proprio account Google, lo stesso usato sui dispositivi dove Google Assistant risulta attivo, è possibile verificare le registrazioni vocali memorizzate dall’assistente digitale sui server dall’azienda statunitense nel corso del tempo.
Tutte le registrazioni possono essere ovviamente rimosse cliccando qui quindi selezionando Sempre in corrispondenza di Elimina per data e Vocale e audio dal menu a tendina Tutti i prodotti.
La rimozione delle registrazioni vocali influenzerà negativamente il comportamento dell’intelligenza artificiale di Google e dell’assistente digitale.
Maggiori informazioni nel nostro articolo Cancellare cronologia Google: da oggi è molto più semplice e veloce.