Google ha annunciato che sono in arrivo nuovi modi per trovare informazioni di qualità con il motore di ricerca. La novità più interessante consiste nell’utilizzo di un modello aggiornato basato sull’intelligenza artificiale.
Con una serie di recenti aggiornamenti, Google ha aggiunto al suo Multitask Unified Model (MUM) anche la gestione dei contenuti che concordano sulle risposte fornite ai lettori.
Parlando della storia di Google lungo 25 anni di attività, avevamo presentato MUM come uno degli strumenti più avanzati mai progettati e sviluppati dagli ingegneri dell’azienda di Mountain View.
MUM fornisce indicazioni utili in risposta a query molto complesse che richiedono un’elaborazione multi-passaggio.
Quando più fonti Web diverse concordano sulla risposta a una specifica domanda allora Google mostra più frequentemente uno snippet. Uno snippet è quell’estratto di contenuto che, soprattutto quando l’utente pone una domanda al motore di ricerca, Google mostra in evidenza.
Il “frammento” o l'”estratto” (così è possibile tradurre il termine snippet) contiene in grassetto e con un font di più grandi dimensioni la risposta alla domanda.
Provate a verificare, ad esempio, cosa succede se si digita nella casella di ricerca di Google il quesito “quanto tempo ci mette la luce del Sole ad arrivare sulla Terra“.
Facendo leva su MUM talvolta, soprattutto nel caso di interrogazioni che richiedono una risposta articolata, Google può proporre come snippet anche delle tabelle o altri contenuti strutturati.
Il nuovo aggiornamento Google affronta anche le domande mal poste o alle quali non è possibile una risposta. Giulio Andreotti non è mai stato, ovviamente, Presidente della Repubblica Italiana. Se oggi provate a scrivere, per esempio, “quando Andreotti è stato Presidente della Repubblica“, Google risponde con alcune informazioni sull’attività del politico come Presidente del Consiglio oppure presenta curiosamente i dati sull’elezione del Presidente della Repubblica Italiana del 1992.
Questo comportamento non va bene e Google ha comunicato di essere intervenuta per migliorarlo.
“I sistemi di Google ora rilevano casi particolari come questi riducendo del 40% l’attivazione degli snippet in primo piano“, si legge nella nota dell’azienda. Evidentemente la modifica non è stata ancora implementata per il mercato italiano.
A parte gli snippet migliorati, Google sta aggiungendo degli avvisi che compaiono tra i risultati di ricerca quando vi sono delle lacune. Quando ci sono notizie dell’ultima ora, come ricorda Google, è possibile che i fatti così come descritti non siano aderenti a quanto davvero accaduto. In queste situazioni Google non vuole che gli utenti leggano qualcosa nei suoi risultati di ricerca che poi si rivelerà falso.
I nuovi avvisi, mostrati nella parte superiore dei risultati di ricerca, informeranno gli utenti che un argomento è troppo recente per fare affidamento sulle fonti riportate l’una dopo l’altra: potrebbe essere meglio controllare i risultati in un secondo momento dopo che saranno emersi maggiori elementi. L’avviso esorterà a controllare le fonti e a provare anche altri termini di ricerca.